PIETRAPERZIA. Celebrazioni per il 30° anniversario dell’Avis di Pietraperzia. Rinnovato il direttivo. Presidente Lucia Di Forti.

PIETRAPERZIA. Celebrazioni per il 30° anniversario dell’Avis di Pietraperzia. Rinnovato il direttivo. Presidente Lucia Di Forti.

- in Pietraperzia

PIETRAPERZIA. Vicepresidente Avis di Pietraperzia Manuel Carciofolo. Giusy Ciulla, Cassiera. Gli altri componenti il direttivo: Liborio Milazzo, Gianni Burgarella, Sabrina Carciofolo e Nino Ciulla. Alle celebrazioni presente Borina Barresi- vedova di Luigi Sardo, presidente Avis venuto a mancare lo scorso mese di gennaio – molto emozionata, e il presidente Avis provincia di Enna Fabio Pedone oltre a Salvatore Cancaré, consigliere regionale Avis Sicilia. Per le sezioni Avis di Barrafranca e di Troina i rispettivi presidenti rispettivamente Roberta Andolina e Dario Bottita. Tra i presenti anche il dottore Vincenzo Barbera, direttore del centro trasfusionale presidio ospedaliero “Chiello” di Piazza Armerina. Presenti pure il vicesindaco di Pietraperzia Angelo Vullo in fascia tricolore, gli assessori Lorenza Nicoletti e Michele Corvo, il luogotenente Giuseppe Geraci – comandante la stazione carabinieri di Pietraperzia – il comandante di Polizia Locale Giuseppe Principato e l’ispettore superiore di Polizia Locale Borino Micciché. Ad apertura delle celebrazioni, una messa nella chiesa “Santa Maria di Gesù”, celebrata dal parroco don Giovanni Bongiovanni. Padre Bongiovanni, all’omelia, ha ricordato la figura di Luigi Sardo “persona umile e sempre disponibile che si è speso tanto per una nobile causa quale quella della donazione del sangue”. Dopo la messa, ci si è spostati nella vicina sede Avis di via Sottotenente Amato, 1, per la benedizione dei locali e la cointestazione della sede. Davanti alla porta una foto molto grande di Luigi Sardo, presidente Avis di Pietraperzia scomparso prematuramente lo scorso mese di gennaio. Accanto alla sua foto, una pergamena con scritto un lungo messaggio. La benedizione ad opera di don Giovanni Bongiovanni. Scoperta poi la targa ad opera della neo presidente Avis di Pietraperzia Lucia Di Forti. Nella targa la scritta “Avis Pietraperzia sezione comunale Francesco Tabbaro Luigi Sardo”. Subito dopo Sabrina Carciofolo – componente del nuovo direttivo – ha letto un discorso. “Vorrei ricordare e ringraziare ancora oggi lui e la sua famiglia, esempio di vita e dono”, ha esordito Sabrina. Ed ha continuato: “Infatti, nonostante il dolore inaspettato da cui sono stati travolti, sono stati in grado di dare vita ad altre vite donando gli organi dello stesso Francesco. Oggi vogliamo accostare al nome di Francesco Tabbaro quello del nostro grande presidente Luigi Sardo, socio fondatore e rappresentante legale della nostra Avis per ben 30 anni e venuto a mancare nel gennaio 2021”. “La nostra scelta – ha continuato Sabrina Carciofolo – è dettata non solo dalla necessità di ringraziarlo per quello che ha fatto per la nostra comunità, ma in particolar modo per come lo ha fatto, per il suo stile di vita connotato da mitezza, equilibrio e una sana voglia di donare senza ricevere nulla in cambio. La cointestazione della sede comunale Avis di Pietraperzia esprime un senso di gratitudine a due famiglie in cui il dono e l’amore verso l’altro sono ritenuti fondamentali nella nostra opera. Grazie di cuore. La famiglia Avis di Pietraperzia”. A Borina Barresi donato, a nome dell’Avis di Pietraperzia, un mazzo di rose rosse. L’omaggio floreale consegnato a Borina da Manuel Carciofolo, vicepresidente Avis di Pietraperzia.Subito dopo, Michelangelo Enea ha donato all’Avis un quadro e ha detto: “Mi pregio di regalare questo quadro all’Associazione Avis che tanto mi ha fatto soffrire ma tanto mi ha dato. Ve lo offro di cuore. Grazie a tutti voi”. “Noi ringraziamo – ha detto Lucia Di Forti – è un simbolo molto gradito e che ci tocca il cuore”. Subito dopo, dei palloncini multicolori liberati verso il cielo. Poi ci si è spostati tutti nella “Piazzetta del Donatore”, angolo viale Marconi. Lucia Di Forti: “Desidero ringraziare tutte le autorità civili e religiose, le forze dell’ordine, la Protezione Civile, tutte le associazioni,e tutti noi qui presenti. È veramente un merito del nostro paese, dell’Avis”.

Il vicesindaco Angelo Vullo ha detto: “Porto i saluti del sindaco Salvuccio Messina che, essendo fuori sede, non ha avuto la possibilità di presenziare”. “Saluti anche da parte di tutta l’amministrazione comunale – ha continuato Angelo Vullo – ringraziamo l’Avis per l’invito che ci ha fatto. Oggi, Giornata Mondiale del Donatore, ricorre anche il trentesimo anniversario della nascita dell’Avis di Pietraperzia. Sono due eventi molto importanti. Non meno importante è stato l’evento della cointestazione della sede Avis di Pietraperzia”. Il vicesindaco Angelo Vullo ha continuato: “Finora è stata intestata al nostro concittadino Francesco Tabbaro. Da questa sera viene intestata anche al nostro presidente Luigi Sardo, persona molto disponibile e che si è sempre speso per gli eventi di livello sociale. Una persona, quindi, che non si è risparmiata e che ha dato tutto per l’associazione, per i soci”. Ci auguriamo – ha concluso il vicesindaco Angelo Vullo – che ci sia il rispetto di questa piazzetta del Donatore e per tutto quello che oggi stiamo cercando di riprendere e quindi dare un valore a tutti i siti che abbiamo ripreso. Grazie ai medici che si sono resi disponibili e agli infermieri per la loro disponibilità”. Il luogotenente dei carabinieri Giuseppe Geraci, comandante la stazione carabinieri di Pietraperzia, ha detto: “Porto i saluti dell’Arma dei carabinieri a tutta la città e, in particolare, all’Avis di Pietraperzia. Visto che io sono socio Avis di Barrafranca da anni ho conosciuto il direttivo Avis di Pietraperzia i cui componenti sono veramente persone ammodo”. “Ho avuto il piacere – ha continuato il luogotenente Giuseppe Geraci – di conoscere anche il presidente Luigi Sardo e di lui ho un bellissimo ricordo. Desidero porre l’attenzione sul simbolo del dono”. E ha concluso: “L’associazione si pone come obiettivo quello di donare la vita e noi, come Forze dell’Ordine, di mantenere la sicurezza. Sono elementi che ci accomunano e che ci faranno percorrere tanta strada assieme”.

Poi la parola al presidente provinciale Avis di Enna Fabio Pedone che ha portato i saluti dell’Avis provinciale: “Sono 30 anni di attività di volontariato fatto giorno per giorno per cercare di coinvolgere la cittadinanza e per cercare di far sì che la cultura del dono possa essere un qualcosa che diventi, per ognuno, un aspetto importante della propria esistenza”, Il presidente provinciale Avis ha continuato: “Oltre un secolo fa, prima che venisse inventata l’Avis, quello che succedeva e che si vedeva era molte persone venire meno perché non c’erano disponibilità economiche. Oggi, per fortuna, tutto questo non esiste più e, grazie a questa intuizione, ognuno dona il proprio sangue e non sa nemmeno a chi va. Luigi mi aveva invitato a questo evento quasi un anno e mezzo fa e mi aveva proposto di svolgere a Pietraperzia l’assemblea Avis. Oggi avrei voluto condividere con lui questo momento bello. Però la vita va avanti e so che ha dato tantissimo a questa città e a questa associazione e sono sicuro che le persone che con lui si sono spese per l’Avis di Pietraperzia sapranno continuare al meglio la prevenzione e il messaggio che Luigi ha saputo portare avanti”. E ha concluso: “Grazie per quello che è stato fatto e ancora grazie per quello che sarete in grado di fare nel prosieguo di questa attività”. Ha poi donato una targa ricordo alla presidente Avis di Pietraperzia Lucia Di Forti a nome dell’Avis provinciale di Enna. Salvatore Cancaré, consigliere regionale Avis: “Siamo in un periodo particolare. Per la pandemia Covid, il rinnovo delle cariche è slittato. Quando ho detto, ai rappresentanti dell’intera Regione, che sarei andato a Pietraperzia, loro hanno detto di portare i saluti di tutti loro. Luigi aveva fatto parte del consiglio regionale. Questo è il momento più bello che l’intera Avis regionale vuole donare a Luigi in ricordo della sua attività. La donazione deve essere sinonimo dell’altruismo che Luigi ha rappresentato. Questo di oggi è un valore in più che rappresenta un fiore all’occhiello per l’intera regione Sicilia”. Salvatore Cancaré ha concluso: “Siete riusciti a ricordare Luigi nel migliore dei modi che era quello di andare avanti e di non fare mancare questo a tutta la rete ospedaliera. Grazie per quello che fate e che continuate a fare”. Dario Bottita:Con Luigi c’è sempre stato un rapporto affettivo. La sua mancanza si sente, ma io sono convinto che lui abbia lasciato una bella associazione e a voi spetta il compito di farla crescere per voi stessi e anche per Luigi”. Roberta Andolina,presidentesezione comunale Avis di Barrafranca, ha donato una targa all’Avis di Pietraperzia. Subito dopo, Giusy Ciulla ha letto la presentazione sulla nascita dell’Avis di Pietraperzia e sul suo atto costitutivo. Ha ricordato l’opera “di medici ed infermieri che mettono a disposizione le loro competenze e, in modo particolare, dei donatori; senza il loro contributo questo non sarebbe possibile”. “In occasione di questo anniversario – ha continuato Giusy Ciulla – abbiamo voluto valorizzare questo luogo denominandolo Piazzetta del Donatore. È stata realizzata con una pietra goccia di sangue, simbolo della donazione e dedicata a tutti quelli che ogni giorno compiono un’importante opera a favore della collettività e di quanti hanno bisogno. Ora vogliamo dare luce a tutto ciò illuminandolo con le sfumature del tricolore verde bianco e rosso, simbolo non solo di fede, speranza e carità ma anche dell’essere italiani ricordandoci l’appartenenza alla nostra nazione della quale siamo fieri ed orgogliosi”. Un ultimo intervento da parte del direttore del centro trasfusionale del Presidio Ospedaliero “Chiello” di Piazza Armerina Vincenzo Barbera: “Grazie ai volontari della associazione e, sopratutto, ai donatori”. Ha poi ricordato Luigi Sardo “che dedicava molto del suo tempo a questa associazione. Sono sicuro che il nuovo direttivo riuscirà a tenere alto il nome dell’Avis”. Lui ha poi ringraziato anche a nome dell’intero ospedale e della Sicilia occidentale. Ha poi ripreso la parola Giusy Ciulla che ha concluso: “Forse l’unico modo per conservare l’amore è quello di darlo e donarlo”. GAETANO MILINO

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