Torna la solita musica per i lavoratori forestali siciliani che devono fare i conti con le problematiche regionali su fondi e progetti che come sempre ad oggi, sono battaglie che non trovano soluzione definitiva. La guerra purtroppo, non riesce a combattersi dunque, i lavoratori prendono atto che dal 22 ottobre devono momentaneamente restare a casa.
L’aria che circolava in questi giorni faceva presagire questa visione seppur i sindacati tutti avevano allertato i lavoratori su tale possibilità e come sempre accade, non vi sono soldi sufficienti per completare le giornate e poter magari evitare di arrivare a Natale come spesso accade, sopratutto ove vi sono zone lavorative di montagna interessati a freddo e neve. – “Cosa dire, non viene voglia nemmeno di discutere il problema, -dice Antonio David operaio Forestale e blogger di ForestaliNews – non vi è un anno in cui i soldi o i progetti sono una certezza reale, proprio perchè il togliere a Tizio per dare a Caio è diventata una prassi normale e abitudinaria. Si pensa a lungo raggio sul versante forestali, ma la realtà purtroppo deve fare i conti con le basi che mancano con una organizzazione carente e latente. Una sospensione o una mossa che vede il rientro dei lavoratori dell’antincendio per completare le giornate, e nel contesto, trovare a breve la disponibilità economica per rientrare in cantiere. “. –
Da segnalare inoltre che in alcune province e distretti non tutti i lavoratori 101nisti o 78sti sono in cantiere, o lo sono rientrati da poco, dunque si cerca di allineare tutti allo stesso numero di giornate visto che il 31 dicembre rimane l’ultimo giorno per effettuare la garanzia occupazionale. Una situazione che a voce regionale dovrebbe essere vissuta per una settimana circa e in virtù del fattore che per i forestali 101nisti la possibilità di effettuare le giornate è più ampia dei colleghi 151nisti che sono legati a minor margine di tempo per completare le giornate. Fondi del P.O. FESR che non sono disponibili attualmente e che devono essere soggetti a sblocco per far si di mettere i lavoratori di completare le giornate.
Progetti mancanti, firme da apporre, casse carenti e variazioni di bilancio, sono le parole annuali che accompagno i lavoratori e certamente non saranno nemmeno le ultime nella loro esperienza lavorativa…