Il problema è dipeso dall’atto inqualificabile compiuto da ignoti oltre un mese fa. Malviventi si erano introdotti nottetempo nei locali delle centrale elettrica retrostante l’edificio, avevano tagliato i cavi della corrente, tra cui quelli dell’ascensore, e rubato i cavi di rame. L’incursione ladresca si era verificata nel fine settimana. Gli operatori sanitari del poliambulatorio si erano accorti del problema il lunedì successivo alla ripresa del lavoro. La dottoressa Sara Colletto, responsabile del poliambulatorio di Pietraperzia e direttore del distretto sanitario di Piazza Armerina, aveva denunciato i fatti alla locale caserma dei carabinieri. I militari dell’Arma hanno avviato le indagini per cercare di dare un volto e un nome agli autori di tale ignobile azione. Informati pure il sindaco Salvuccio Messina e l’ufficio tecnico comunale di Pietraperzia. Sul posto sono intervenuti i tecnici che hanno provveduto a riattivare la corrente. Il grave blackout aveva provocato anche gravi danni correlati. Infatti i vaccini, che venivano somministrati ai bambini e che erano custoditi nei frigoriferi, sono stati resi inutilizzabili proprio per la mancanza di corrente e quindi buttati via. Intanto i cavi dell’ascensore sono stati già comprati dall’Asp 4 di Enna e ora si aspetta che vengano rimessi al loro posto per ripristinare il funzionamento dell’ascensore. Intanto arrivano lamentele da parte di alcuni utenti che sono costretti a fare a piedi diversi piani di scala per arrivare negli uffici. “Stamattina – afferma visibilmente infastidita una utente – mi sono recata all’ospedaletto di Pietraperzia con mia suocera 84enne per una visita oculistica”. “Arrivate in loco – continua l’utente – ci comunicano che l’ascensore non funziona poiché hanno rubato i cavi, quindi da più di un mese l’ascensore ancora non è stato riparato. Per me che ancora sono in salute pazienza, ma per mia suocera di 84 anni e le ginocchia mal ridotte è stata un’impresa di 20/25 minuti salire tre piani e di seguito scenderle”. E conclude: “Addirittura, mentre scendevamo le scale, abbiamo incontrato un altro utente di terza età che faticava a sua volta a salire le scale. Quanto dobbiamo aspettare ancora prima che venga riparata l’ascensore????”. Di certo, persone prive di scrupolo e inqualificabili hanno compiuto un gesto ignobile incuranti dei disagi e dei danni che avrebbero provocato ai servizi e alla collettività. GAETANO MILINO
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