La sezione provinciale della Faib Confesercenti di Enna, avvia una raccolta dati per fare una mappatura sulle commissioni applicate dagli istituti bancari ai distributori di carburante dell’ennese. Sì è tenuta negli scorsi giorni l’assemblea convocata dalla Faib Confesercenti, la Federazione Autonoma Italiana Benzinai sezione provinciale di Enna, presente all’incontro il direttore provinciale Santo Li Volsi. In un momento storico di profondi cambiamenti nell’ambito del trasporto e di forti aumenti dei costi delle utenze i temi al centro della riunione sono stati il credito d’imposta per alleggerire le commissioni POS e lo sportello Energia, con un occhio rivolto al futuro parlando dell’istallazione anche delle colonnine elettriche. Ma torniamo al primo punto all’ordine del giorno, dal primo luglio una norma prevede un credito d’imposta che arriva sino al 70 per cento applicabile alle commissioni addebitate agli esercenti di impianti di distribuzione di carburante che hanno un volume di affari inferiore a 1 milione di euro, del 40 per cento per chi non supera i 5 milioni e del 10 per cento per chi invece li supera. Una soluzione trovata dal Governo per sostenere le imprese. Di contro le banche che avevano calmierato il costo dei pos, lo hanno triplicato portandolo dall’0,35 all’1 per cento. “Abbiamo pertanto avviato – spiegano Roberto Bonasera, presidente provinciale Faib e Giuseppe Fusto, coordinatore Faib Enna –una raccolta dati tra tutti gli associati per comprendere le commissioni che le varie banche stanno applicando, e capire – con il sostegno di Confesercenti – come intervenire, se tramite convenzioni nazionali, regionali o provinciali. Se lo Stato concepisce un aiuto per le imprese e le banche triplicano il costo del servizio vanificano ogni sostegno ricevuto”. “Avremo nel giro di poco tempo – continua Bonasera – una mappatura di quello che possono essere le commissioni applicate dagli istituti bancari attenzionando anche un altro aspetto della questione che i gestori hanno sottolineato durante l’incontro: la verifica anche dell’applicazione delle commissioni della società esterna che mette l’accettatore degli automatici e delle transizioni con i pagamenti bancomat e carte di credito da parte degli utenti. Verificheremo dunque ogni singolo contratto per valutare quali condizioni sono applicate dalle società che emettono il servizio. Se la moneta elettronica è un elemento indispensabile alla tracciabilità non può e non deve penalizzare noi benzinai”. Un altro elemento di criticità affrontato durante l’assemblea è stato l’aumento a dismisura del costo dell’energia anche per i distributori di benzina. Il Pun ovvero il Prezzo unico nazionale sull’energia è schizzato alle stelle, si parla del 300 per cento, quindi Confesercenti con il suo “sportello energia” attraverso il consorzio Innova – frapponendosi tra il fornitore e il cliente/impresa – sta svolgendo per i suoi associati un ruolo di consulenza mettendoli nelle condizioni di capire se possono risparmiare sull’utenza e come farlo. GAETANO MILINO
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