Si trova in via Guerreri, 2, una traversa di via Vittorio Emanuele.L’edificio, diversi anni fa, ha ospitato pure il locale ufficio postale.La nuova sede del Circolo di Cultura è nell’edificio di proprietà della famiglia Gentile che ora lo ha donato proprio al Circolo di Cultura di Barrafranca. Il nastro tagliato da Edwige Terranova, presidente del sodalizio.L’evento celebrato pure con una mostra d’arte personale dell’artista Lorenzo Maniscalco. La mostra rientra all’interno di progetto più ampio dal titolo: “Aldilà del Rosa”. Alla inaugurazione della nuova sede del Circolo di Cultura erano presenti numerose autorità civili, militari e religiose. La benedizione dei locali da parte di don Luca Crapanzano. La presidente del circolo di Cultura Edwige Terranova, nel suo intervento, ha ringraziato il professore Fabrizio Gentile, la signora Stella Aleo e il signor Michele Gentile, già proprietari dell’immobile e che ora è stato donato dalla famiglia Gentile proprio al Circolo di Cultura di Barrafranca. Questo il discorso integrale di Edwige Terranova: “Oggi siamo qui riuniti, nel massimo rispetto delle misure di contenimento per il contrasto della diffusione del Covid-19, per inaugurare la nuova sede dell’Associazione che da quest’anno, grazie alla generosità della famiglia Gentile, ha la piena proprietà dello spazio che ospiterà da oggi e per sempre il Circolo di Cultura. Inauguriamo questa sede con una mostra personale di pittura dell’artista professore Lorenzo Maniscalco al quale esprimiamo il nostro grazie ed un saluto affettuoso”. “Un cordiale saluto – ha continuato la presidente del sodalizio – alle autorità civili, militari e religiose presenti. Un saluto grato ai rappresentanti delle associazioni che con Noi partecipano a questa storica giornata per la nostra associazione e speriamo anche per l’intera comunità barrese. E infine un saluto pieno, pieno di riconoscenza, consentitemi, va al professore Fabrizio Gentile, alla signora Stella Aleo e al signor Michele Gentile che, con il loro prezioso dono, con spirito generoso, hanno permesso che il circolo abbia una propria sede”. Edwige Terranova ha fato poi la cronistoria del Circolo di Cultura ed ha continuato: “Il Circolo di cultura, in passato Circolo dei galantuomini o meglio Circolo di compagnia dei Civili, è uno dei sodalizi più antichi della nostra Città. Nella storia recente della comunità barrese non ha mai fatto mancare la presenza attiva e l’impegno nel promuovere: la cultura, il senso civico e la realtà storico culturale di Barrafranca. Ricordiamo: i concorsi letterari e di poesia, le presentazioni di libri, le mostre di pittura, mostre ornitologiche, progetti di promozione alla lettura, cineforum, il sostegno e la partecipazione attiva, assieme alla proloco, alle Scuole e alle nascenti realtà associative, alla realizzazione delle prime edizioni del Carnevale Centro Siculo di Barrafranca e tanto altro ancora. Non è mancato, neanche, l’impegno civico: ricordiamo, ancora, agli inizi del 2016, in una città priva di guida, un gruppo di soci denunciò lo stato di degrado e di abbandono in cui versava il nostro territorio trasformato da tempo in una enorme discarica a cielo aperto. Fu l’incipit per una manifestazione popolare che coinvolse le Scuole e la realtà produttiva del paese. Assieme esprimemmo, allora, l’indignazione e il senso di desolazione che viveva Barrafranca”. “Sempre nel 2016, – ha detto ancora Edwige Terranova – però, il numero esiguo di soci, le spese correnti che bisognava ugualmente onorare, portò il direttivo ad avviare una campagna di adesioni al fine di scongiurare una paventata chiusura. E così, nuova linfa consentì di non disperdere il patrimonio immateriale di una delle Istituzioni associative più importanti presenti in quasi tutti i Comuni. E proprio, quella circostanza, forse, ha contribuito affinché oggi si realizzasse quello che stiamo vivendo: la inaugurazione della nuova sede”. “Avere un’immobile di proprietà – ha detto ancora Edwige Terranova – è da sempre stato un sogno, in passato più volte i soci hanno dibattuto sulla necessità di avere una sede stabile per evitare il nomadismo, ricordiamo: la sede di Via Umberto I, poi Via Dante, il ritorno in via Umberto I al civico 62, e poi ancora la sede di via Mintina e infine Piazza Regina Margherita. E se in passato questo sogno non è stato possibile realizzarlo perché l’acquisto di un immobile non era una strada praticabile, oggi lo si realizza grazie alla generosa visione di una famiglia: la Famiglia Gentile, (Stella, Fabrizio e Michele) che vedono nella Cultura il dono più grande che si possa fare alla propria comunità e che si realizza donando questo immobile di pregio a chi avrà l’onore e l’onere di condividerne la finalità e cioè la promozione della Cultura nella sue accezione più ampie”. La presidente del sodalizio ha aggiunto: “Cultura come motore di crescita, progresso e sviluppo di una società. Cultura come memoria attiva che dà forma sia al livello del singolo, sia in una società. Cultura come consapevolezza, sul piano intellettuale e morale del ruolo che compete a ciascun consociato. Non semplice è stato il percorso che ci ha portato a ricevere il tanto agognato dono. Abbiamo dovuto scontrarci con le maglie della burocrazia: il cambio di ragione sociale, dare personalità giuridica all’associazione, ecc… e per questo voglio ringraziare tutto il precedente direttivo nella persona di Angelo Tambè, Gino Cucchiara e Giovanni Piazza, solide figure di riferimento per noi nuovi arrivati che hanno saputo guidarci nella gestione dell’associazione. Ringrazio immensamente l’attuale direttivo nella persona di Daniela Bognanni, Gisella Nicoletti e Salvatore Bonanno e quei soci (in particolare Alessandro Lo Presti) che hanno collaborato, con grande impegno, spendendo anche la propria professionalità ed ingegno perché tutto ciò si realizzasse; senza di Voi non ce l’avremmo mai fatta. La felicità di oggi nel ricevere ufficialmente, con il taglio del nastro, questo importante e prezioso dono, deve trasformarsi e incoraggiare in ciascuno di Noi l’impegno e la responsabilità verso gli altri. Dobbiamo riempire questo dono di altrettanti doni e cioè il Nostro capitale intellettuale. Con questo spirito dobbiamo promuovere l’agire associativo come laboratorio di idee, di educazione permanente, di trasformazione collettiva per rafforzare i legami sociali, la cultura del bene comune, la partecipazione grazie alla quotidiana azione della nostra base associativa”. Edwige Terranova ha detto ancora: “Viviamo un momento difficile della umanità ed in piccolo della nostra comunità ma questo non deve scoraggiarci. La complessità dei fenomeni che stiamo vivendo in ambito globale e locale non può e non deve spaventarci. Dobbiamo cogliere le sfide presenti e farci promotori di iniziative culturali come antidoto alla desertificazione umana e culturale che sta attraversando Barrafranca, e direi, l’umanità intera. Concludo con l’auspicio che ciascuno di Noi ed il Circolo di Cultura con il suo capitale umano ed intellettuale possa continuare ad essere una luce nella Nostra comunità generatrice di crescita sociale e di benessere.
Noi crediamo fermamente, proprio come sostiene Paolo Crepet, sociologo ed intellettuale italiano, nella sua citazione, che: “Senza cultura non c’è libertà, non c’è scelta. Non c’è crescita sociale, né reale benessere.” Grazie a tutti Voi, Grazie Lorenzo e ……. Grazie, Grazie, Grazie Fabrizio, Stella e Michele.Viva la Nuova sede, Viva il Circolo di Cultura di Barrafranca!”. Poi si è passati alla inaugurazione della mostra di Lorenzo Maniscalco. “Inauguriamo la nuova sede – ha detto al riguardo Edwige Terranova – con una mostra d’arte personale dell’artista Lorenzo Maniscalco, che rientra all’interno di progetto più ampio dal titolo: Aldilà del Rosa. Finalità del progetto è la sensibilizzazione della comunità barrese alle questioni legate alla parità di genere. Declinando il “genere” come visione nuova del mondo, al fine di favorire relazioni interpersonali improntate alla conoscenza del sé in relazione con gli altri, apprezzandone e valorizzandone le individualità e la ricchezza di cui è portatore ogni essere umano. Convinti che l’educazione al rispetto di sé e la cura delle relazioni tra pari costituiscono le basi sicure per la formazione di nuove generazioni, pronte a costruire una società che promuove una cultura di genere non-sessista e paritaria”. La presidente del Circolo di Cultura di Barrafranca ha poi cominciato con il presentare la figura di Lorenzo Maniscalco”. “Adesso vi presento – ha detto la Terranova – il nostro artista: Lorenzo Maniscalco nasce nel 1991, ai molteplici interessi, si diploma all’Istituto d’Arte di Sciacca, in provincia di Agrigento. Successivamente – non si sa il motivo – decide di occuparsi di scienza, o meglio della, madre di tutte le scienze. Cercando di imitare i grandi geni de Rinascimento, mescola arte e scienza laureandosi in Matematica presso l’Università degli studi di Palermo. Nel 2016 ha fondato la Casa delle Arti, nata con l’intento di promuovere e valorizzare l’arte, la cultura, il territorio e le tradizioni. Dal 2019 insegna Matematica e Fisica esclusivamente ai suoi alunni. Suona il flauto traverso, adora De Andrè e ama il buon vino”. Edwige Terranova ha concluso: “Lorenzo Maniscalco, pittore, ceramista, performer, da alcuni anni crea delle opere in cui sono innestati cocci in ceramica, plastica, legno, residui di forme altre, infrante e perdute che, sulle tele, riacquistano nuove forme e nuovi significati. I colori della Sicilia e le decorazioni delle maioliche diventano consistenze materiche che creano paesaggi astratti e dimensioni surreali”. GAETANO MILINO