PIETRAPERZIA. Ancora un’opera letteraria da don Filippo Marotta.

PIETRAPERZIA. Ancora un’opera letteraria da don Filippo Marotta.

- in Pietraperzia

PIETRAPERZIA. È il “Catalogo bibliografico di autori e opere riguardanti Pietraperzia. Ad uso degli studiosi ricercatori”. L’opera è un volume di 454 pagine. Gli autori citati nel testo sono in totale 716. Don Filippo Marotta, parroco di San Tommaso Apostolo di Enna, è originario di Pietraperzia. Nonostante il suo ministero sacerdotale da lui esercitato da tanti anni nella stessa parrocchia, egli non dimentica la sua Pietraperzia. Spesso viene nella cittadina del Castello Barresio dove attualmente vivono sua sorella Graziella, suo cognato Filippo Di Gloria e altri parenti. Il testo, in copertina, ritrae la pergamena dove è scritto “Sicut Aurora Consurgens”, un sonetto di autore ignoto dedicato all’Immacolata Concezione. Don Filippo Marotta dedica l’opera “Questo impegno letterario – come lo chiama lui – a tutti coloro che alimentano la propria intelligenza con la lettura di libri, utili per il miglioramento della società in cui vivono”. Il volume è suddiviso in tre parti oltre alla Appendice. Nella seconda e terza di copertina, l’autore illustra il sonetto che lui definisce “Una stupenda poesia – dedicata a Maria Immacolata – trovata nella chiesa di Santa Maria di Gesù in Pietraperzia”. Dopo la Prefazione, l’impostazione metodologica del libro, e le tre parti. Nella prima parte “Autori di Pietraperzia”. Nella seconda e terza parte rispettivamente “Autori che scrivono su Pietraperzia o su personalità di Pietraperzia”  e “Autori di opere con riferimenti a Pietraperzia”. Nell’Appendice “Progetto:  La parlata dialettale di Pietraperzia”. A chiusura del testo, l’indice alfabetico degli autori. Nella Prefazione, don Filippo Marotta scrive: “L’intelligenza umana, appoggiata e sospinta dallo studio e dalla ricerca nei vari stadi dell’esistenza, ha favorito e ha prodotto salti di qualità della civiltà e della tecnica verso sistemi di vita altrimenti impossibili da raggiungere”. “I vari operatori – scrive ancora don Filippo Marotta – dello scibile umano – (particolarmente quelli che hanno coltivato il pensiero religioso, filosofico e scientifico) nel corso dei millenni si sono industriati nell’apprendere i segreti della natura e della soprannatura sviluppando al conoscenza della realtà creata e tendendo sempre alla scoperta della verità”. “Il progresso culturale e scientifico – scrive ancora don Filippo Marotta nella Prefazione – è stato costruito sulla sodezza di studi che cultori del passato e del loro tempo corrente ci hanno lasciato”. “Questa consapevolezza mi ha invogliato a leggere – per alimentare il mio desiderio di sapere – molteplici libri scolastici e non scolastici privilegiando, tra gli altri, quelli localistici della mia Pietraperzia e, in tono largo, della Sicilia”. Don Filippo Marotta scrive ancora: “Il ritrovamento, da parte mia, di antichi autori ed opere del paese natio, in seguito a mie personali ricerche in archivi, biblioteche pubbliche e private e la raccolta di opere e autori contemporanei pietrini mi hanno invogliato a comporre questo catalogo librario. Un testo ritrovato, specie se di valore storico e contenutistico, produce nel fortunato studioso un soddisfacimento culturale equiparabile al raggiungimento di una meta agognata e soddisfatta”.

Don Filippo Marotta continua a rivolgere la sua attenzione su Pietraperzia. L’autore infatti scrive ancora: “È vero che l’obiettivo principale di questo impegno letterario è quello di favorire particolarmente gli studiosi della città di Pietraperzia nella conoscenza di scrittori nati, vissuti o viventi in Pietraperzia o da essa provenienti e di quei lavori letterari riguardanti Pietraperzia nella sua entità storica, politica, amministrativa e culturale ma, nel medesimo tempo, esso intende stimolare ed aiutare gli operatori culturali di altri paesi a sviluppare interessi egualitari o superiori a quelli prodotti da questo testo”. Don Filippo Marotta aggiunge: “Depositario di una cultura plurisecolare, questo repertorio bibliografico può incentivare l’estro creativo di futuri autori che abbiano e dimostrino capacità di ricerca documentaria ed interesse nell’uso della propria genialità intellettuale per contribuire al miglioramento della società”. Don Filippo Marotta,aggiunge: “Le personali mie valutazioni e giudizi espressi nei confronti alcuni autori sono da interpretare come pareri non vincolanti per il lettore e lo studioso. Tali valutazioni intendono, semmai, stimolare la riflessione sulle posizioni culturali dello scrivente e di altri autori che hanno evidenziato visioni documentarie e storiche distinte”. E conclude: “Uno studioso non indirizza la sua ricerca a senso unico ma consulta più fonti bibliografiche ampliando le sue cognizioni letterarie e scientifiche. La lettura di documenti pubblici e privati, atti amministrativi, giudiziari, notarili, lavori scritturali nominativi o anonimi che abbiano il crisma dell’autenticità e che diano significato scientifico e storico ad un tema trattato, sono strumento prezioso e alimento insostituibile di migliore conoscenza”. GAETANO MILINO                      

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