VILLAROSA. In occasione della nascita del Carabiniere Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria Fedele Difrancisca, avvenuta l’11 febbraio di ben centoundici annifa, è stata intitolata la Caserma dei Carabinieri di Villarosa, suo luogo d’origine. Alla toccante cerimonia, svoltasi nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia anti Covid, hanno preso parte il Presidente della Regione Siciliana, On. Nello Musumeci, il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Gen. Rosario Castello, il Prefetto di Enna, dottoressa Matilde Pirrera, il Sindaco di Villarosa, Giuseppe Fasciana, nonché altre Autorità Istituzionali provinciali. Presente anche una rappresentanza di studenti dell’Istituto Comprensivo “De Amicis” e dell’Associazione Nazionale Carabinieri. L’intitolazione è stata promossa dall’Amministrazione Comunale di Villarosa, d’intesa con l’Arma dei Carabinieri, al fine di ricordare la figura eroica del giovane militare morto tragicamente nell’adempimento del proprio dovere.
Nato a Villarosa l’11 febbraio 1911, Fedele Difranciscail 22 gennaio 1930, all’età di 19 anni, si arruolava nell’Arma dei Carabinieri, venendo ammesso alla frequenza del relativo corso di formazione quale allievo carabiniere. Al termine del corso formativo, nominato “carabiniere a piedi” il 31 luglio 1930, veniva destinato alla Legione dei Carabinieri Reali di Palermo e assegnato, quale suo primo incarico, alla Stazione di Ballata, frazione del comune di Erice, in provincia di Trapani. Successivamente, venne trasferito, dapprima, presso l’Arma di Gela per poi proseguire la sua esperienza professionale, dal 28 dicembre 1937, presso la Stazione di Lampedusa e quindi nel nisseno, presso l’Arma di Marianopoli. Dopodiché prestò servizio in provincia di Agrigento e precisamente a Canicattì e Cammarata ed infine presso la Stazione Carabinieri di Favara, località ove tragicamente concluse la sua vita.Infatti il 14 settembre 1945, durante un servizio perlustrativo in Contrada Specchio,finalizzato alla prevenzione di gravi reati posti in essere da pericolose bande che imperversavano in quegli anni nelle campagne siciliane, venne aggredito mortalmente da numerosi criminali.Nel corso della sua breve carriera militare il Carabiniere Fedele Difrancisca conseguì alcune specializzazioni quali tiratore scelto con pistola e moschetto, nonché di abile ciclista.Per quel tragico evento, in cui perse la vita, il 22 giugno 1948 gli venne concessa alla memoria una Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: ”In servizio perlustrativo unitamente ad un graduato, aggredito proditoriamente con raffiche di armi automatiche da parte di dieci banditi appostati, dando tangibile prova di indomito coraggio, sereno sprezzo del pericolo, unitamente al superiore, reagiva animosamente col fuoco del proprio moschetto ed affrontava e sosteneva coi ribelli accanita violenta colluttazione fino a quando, colpito in più parti del corpo da proiettili e da armi da taglio, si abbatteva al suolo esanime. Fulgido esempio di ardimento e di elevate virtù militari”. Commovente il momento in cui nel corso della cerimonia Elvira Difrancisca, nipote del Decorato, ha scoperto la lapide marmorea riportante la predetta motivazione, collocata all’interno della Caserma che ospita il Comando Stazione Carabinieri di Villarosa. GAETANO MILINO
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