Il presidio e stato istituito in piazza Bernini di Enna Bassa adiacente alla fermata dei pullman di Enna Bassa. Agricoltori e allevatori hanno stilato un documento attraverso il quale spiegano le motivazioni del presidio che hanno “sviluppato”. “La crisi sanitaria nata nel 2020 e la guerra in Ucraina del febbraio scorso – si legge nel documento – e che tuttora persiste hanno segnato negli ultimi anni e segnano tutt’oggi, una tendenza ingiustificata all’aumento dei prezzi delle materie prime che sta conducendo il comparto agricolo e zootecnico ad una lenta ed agonizzante morte”. E aggiungono: “Il conflitto Russo-Ucraino ha fatto registrare un immediato rincaro del carburante, aumentato del 110%, che, come conseguenza, ha implicato, in media, l’aumento del doppio dei prezzi di fertilizzanti, semi, mangimi, fitofarmaci e foraggi, mentre gli organi di vigilanza e controllo tacevano e tacciono ancora, non svolgendo la funzione per cui sono preposti. L’energia elettrica da gennaio 2022 ad oggi è aumentata del 70%, comportando per noi allevatori e produttori, un aumento dei costi di produzione di circa l’80% riducendo, laddove ce ne sia, un margine di guadagno inferiore al 10%”. Agricoltori e allevatori scrivono ancora: “La conseguenza di queste premesse è che gli allevatori sono costretti ad abbattere in anticipo i capi, rimettendoci in termini di guadagno, i coltivatori, a causa del rincaro dei prezzi del seme devono anticipare le spese e contrarre debiti per carenza di liquidità, senza avere la certezza del guadagno”. Agricoltori ed allevatori elencano le richieste: “Alla luce di ciò siamo uniti in questo presidio per sensibilizzare i cittadini tutti e per rivendicare la dignità che ogni uomo ed onesto lavoratore merita e per chiedere l’immediata e non negoziabile approvazione dei seguenti punti:
- la riduzione del prezzo del carburante che non sia limitato nel tempo ma che perduri, affinché vengano abbattuti i costi delle materie prime poiché dal carburante dipendono i costi di trasporto delle stesse.
- provvedimenti immediati per favorire la liquidità alle imprese agricole mediante anticipazione del pagamento delle domande a superficie (PSR)
- intervento per scongiurare l’interruzione dei servizi tecnici erogati dall’Istituto Sperimentale Zootecnico della Sicilia a favore di noi allevatori, servizi importanti ed indispensabili, la cui mancanza aggraverebbe ulteriormente l’attuale stato di crisi che sta vivendo il nostro comparto
- proroga non inferiore ad un anno sulla misura PSR 4.1”
Il presidio rimarrà attivo e andrà avanti fino al raggiungimento degli obiettivi. Agricoltori e allevatori dell’Ennese sono determinati a continuare nel presidio fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati. GAETANO MILINO