La vicenda è un altro “ramo” dell’operazione “Ultra”. “Adesso l’ex primo cittadino Fabio Accardi – si legge in un articolo a firma di José Trovato pubblicato sulla testata Live Sicilia – è indagato per voto di scambio politico mafioso con il boss Raffaele Bevilacqua”. L’accusa all’ex sindaco di Barrafranca Fabio Accardi è nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia firmati dai sostituti procuratori della Dda – Direzione Distrettuale Antimafia – di Caltanissetta Pasquale Pacifico e Nadia Caruso. Il provvedimento “è in fase di notifica – si legge nello stesso articolo di Jose Trovato – in questi giorni e costituisce un nuovo troncone giudiziario della maxi-inchiesta Ultra, condotta dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Enna”. Fabio Accardi era decaduto dalla carica di sindaco di Barrafranca il 16 aprile 2021 in seguito allo scioglimento per mafia del Comune di Barrafranca. Da quella data erano subentrati i commissari in seguito alla rimozione dell’ex sindaco Fabio Accardi. “All’ex sindaco è contestato, in pratica, – scrive ancora José Trovato su Live Sicilia – di aver accettato la promessa di ottenere voti in vista della sua nuova candidatura a sindaco alle elezioni amministrative del 2021 “manifestando, in corrispettivo, la propria disponibilità a facilitare l’assunzione di soggetti d’interesse dell’organizzazione mafiosa all’interno della Ati che si era aggiudicata l’appalto per la gestione dei rifiuti solidi urbani” a Barrafranca”. “Accardi, sempre secondo l’accusa, avrebbe manifestato inoltre la disponibilità a rilasciare in favore di Bevilacqua una certificazione da produrre al Tribunale di Sorveglianza di Catania che gli consentisse di essere trasferito in paese”. José Trovato nel suo articolo scrive ancora: “Il noto boss mafioso, uno che nel 2000 fu nominato capo provinciale di Cosa Nostra da Bernardo Provenzano, qualche anno fa era stato posto agli arresti domiciliari per motivi di salute, nonostante una condanna all’ergastolo. Contando sull’aiuto dell’allora sindaco, in pratica, sperava di poter tornare a Barrafranca. Accardi si è sempre professato innocente. La notizia della sua iscrizione sul registro degli indagati è nota sin dal giorno dell’operazione Ultra, ma è la prima volta che emerge l’ipotesi di reato che gli viene contestata, ovvero il voto di scambio politico-mafioso”. Fabio Accardi afferma: “Mi dichiaro estraneo a questo reato. Confido nella Magistratura e nella Giustizia verso cui ho grande fiducia”. “Spero, in questi giorni, – dice ancora Fabio Accardi – di potere avere l’occasione per dimostrare la totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati e quindi auspico una archiviazione. Mi ritengo assolutamente estraneo a questi fatti”. E conclude: “Adesso con i miei legali avremo modo di leggere finalmente gli atti che mi riguardano e potere dimostrare che i fatti non sussistono”. GAETANO MILINO
PIETRAPERZIA. Rinviata a data da destinarsi l’esibizione della Fanfaradei Carabinieri.
Il rinvio “per motivi organizzativi dell’Arma dei Carabinieri”