Giarrizzo (IPF). “Crisi di Governo. Ecco quali sarebbero gli effetti devastanti”.

Giarrizzo (IPF). “Crisi di Governo. Ecco quali sarebbero gli effetti devastanti”.

- in Barrafranca

“Negli ultimi giorni, tutti abbiamo preso atto della possibilità di un’imminente crisi di Governo. Immagino che molti di voi si siano già fatti un’idea di quelle che potrebbero essere le conseguenze tutt’altro che lievi per il nostro paese, ma per rendere l’idea ancora più chiara e diffondere una corretta informazione, ho deciso di elencarle personalmente”. Così in una nota il Deputato Andrea Giarrizzo, Vicepresidente della Commissione Attività produttive. “Innanzitutto – continua – con la caduta del Governo, salterebbero varie misure e riforme: prima di tutte il salario minimo, quindi nessun aumento di stipendio per i lavoratori che percepiscono meno di 9 euro l’ora; il taglio del cuneo fiscale, essenziale per aiutare le imprese; riforma delle pensioni, con conseguente ritorno della legge Fornero; riforma del fisco per abolire l’IRAP e semplificare gli adempimenti ad autonomi e partite IVA; riforma degli Enti Locali, essenziale per garantire i primi servizi ai cittadini; ddl sulla concorrenza, necessario per ottenere i fondi del PNRR; bonus di sostegno, come quello dei 200 euro; provvedimenti per il caro bollette. Inoltre, non sarebbe possibile raggiungere i seguenti obiettivi: ottenere entro fine anno quasi 22 miliardi di euro previsti dal Pnrr; programmare interventi per il prossimo anno con l’inizio dell’esercizio provvisorio; creare nuovi accordi sul gas e portare avanti la battaglia sul tetto massimo in UE; programmare nuovi interventi straordinari per aiutare famiglie e imprese; rifinanziare il Superbonus, affrontare il problema siccità con le dovute misure. Ecco invece le conseguenze dal punto di vista economico: sarebbe ancora più difficile contrastare gli aumenti della benzina; aumenterebbero i tassi dei mutui per comprare una casa; diventerebbe impossibile contrastare l’inflazione attraverso la riduzione dell’IVA sui prodotti di prima necessità.” “Da questi punti – conclude – risulta chiaro dunque che il nostro Paese diventerebbe sempre più debole ai tavoli internazionali, ma soprattutto, andremmo incontro ad un vero e proprio declino economico e sociale. È questa la fine che il nostro Paese merita di fare a causa di interessi di partito e giochi di palazzo? È davvero possibile che non si prenda atto delle conseguenze disastrose a cui andremmo incontro e che non risparmierebbero davvero nessuno?”. GAETANO MILINO

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