L’Italia tra mafia e chiesa: florilegio dei poteri e percorsi che si sovrappongono

L’Italia tra mafia e chiesa: florilegio dei poteri e percorsi che si sovrappongono

- in Aidone

Ancora una volta Aidone si conferma chiave di lettura istruita della cultura italiana. Mafia, chiesa e anche poteri forti, tra malintesi e verità, processati da una raffinatissima officina di pensatori: oltre al previsto intervento di Paolo Battaglia La Terra Borgese, interverranno Sebastiano Chiarenza, Don Tino Zappulla, i giornalisti Giuseppe Martorana e Josè Trovato, Mons. Giuseppe Rabita, direttore di Settegiorni, settimanale cattolico, Mons. Giuseppe Paci, Fabio Venezia e il magistrato Giovanbattista Tona.

L’evento, moderato dal giornalista Nino Costanzo, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, già intriga nel titolo: “La storiografia dell’ultimo trentennio sul nesso mafia-chiesa: florilegio dei poteri e percorsi che si sovrappongono”.

Oggi si tende a chiedere la fornitura di un rinforzo religioso all’etica della legalità. Questa senza dubbio non nuoce e anzi, più specificamente, secondo Alberto Melloni, coordinatore dei percorsi tematici su “Mafia e religione”, sarebbe interessante misurarne la densità e le variazioni, ad esempio nel magistero scritto della Cei, delle conferenze episcopali regionali, degli ordinari diocesani, della Fcei delle metropolie e nelle altre forme di insegnamento autorevole delle comunità di fede.
Tuttavia è bene ripetere, sostiene Melloni, “che l’etica della legalità è propria del cittadino in quanto tale e a essa sono tenuti tutti con una responsabilità che si accresce, ma non si genera, nell’esercizio del ministero o della pratica religiosa.
Oggi “si plaude alle lodevoli forme di socializzazione, contrasto all’emarginazione e educazione che promanano dalle Chiese”; oggi, inoltre, “s’incoraggia l’attività di prevenzione del fenomeno mafioso che passa da iniziative di socialità inclusiva”.  
Oggi, occorre, “un’analisi ravvicinata dell’impegno di socializzazione delle comunità di fede e del grado di coscienza con cui ciò è stato vissuto come un atto di ribellione al sistema criminale organizzato”.                                                                                                                                                     Alla luce di quanto sopra l’ORG (Ordine regionale giornalisti) Sicilia, ha organizzato un evento su “La storiografia dell’ultimo trentennio sul nesso mafia-chiesa: florilegio dei poteri e percorsi che si sovrappongono”, organizzato dall’ORG Sicilia, con il patrocinio del Comune di Aidone.                 
Sono attesi gli interventi istituzionali del Dott. Sebastiano Chiarenza, sindaco del Comune di Aidone (Enna) e di Don Tino Zappulla, direttore Pastorale sociale e del Lavoro della Diocesi di Caltagirone; e a seguire quelli dei relatori: Dott. Paolo Battaglia La Terra Borgese, critico d’arte; Dott. Giuseppe Martorana, giornalista, autore del libro “Se mi cadesse un aereo sulla testa”; Dott. Josè Trovato, giornalista, autore del libro “Mafia 2.0 21… nel cuore della Sicilia comandano iene, sciacalli e i maggiordomi di Totò Riina”; Mons. Giuseppe Rabita, direttore di Settegiorni dagli Erei al Golfo, settimanale cattolico di informazione; Mons. Giuseppe Paci, direttore dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Piazza Armerina;  Dott. Fabio Venezia, sindaco del Comune di Troina; Dott. Giovanbattista Tona, magistrato, consigliere di Corte d’Appello; modera il giornalista Nino Costanzo. L’evento venerdì 2 settembre 2022, dalle 17 alle 21, ad Aidone, al Teatro Herbitea, in piazza Filippo Cordova.

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