naugurato il nuovo reparto di Senologia dell’Umberto I di Enna alla presenza di numerose autorità del mondo sanitario, civile, religioso e politico, tra le quali il Prefetto di Enna, dr.ssa Matilde Pirrera, e di esponenti delle Forze dell’Ordine. Tanti i rappresentanti delle associazioni di volontariato che hanno raccolto l’invito ad aderire all’evento particolarmente importante per la prevenzione oncologica.
Il Commissario Straordinario, Francesco Iudica, nel suo ampio e articolato intervento, ha evidenziato, tra l’altro, che “… l’ASP di Enna ha raggiunto la miglior performance in Sicilia di adesione allo screening per il tumore al seno con un dato del 54%, superiore al dato regionale stimato del 26%.” Tra gli interventi realizzati, si è soffermato sui risultati raggiunti “… attivando nell’immediato una iniziativa di screening diffuso, portando in ogni città una camper della LILT che ha consentito di offrire a 1.285 donne, che probabilmente mai si sarebbero recate ad Enna, la possibilità di sottoporsi all’esame di screening. Lo abbiamo fatto grazie anche alla collaborazione con i sindaci della provincia che hanno svolto un ruolo prezioso nella semplificazione organizzativa e nella promozione dell’accesso all’opportunità che l’ASP ha fornito con il camper itinerante alle donne delle loro città.”
Nel corso della cerimonia, è stato annunciato che è operativa la convenzione con l’Unità Operativa Complessa di Senologia del Cannizzaro di Catania, diretto dalla dottoressa Francesca Catalano, per consentire ai chirurghi dell’Azienda di acquisire la necessaria “expertise” e assicurare, con sempre più competenza, il segmento chirurgico del percorso di cura delle donne ennesi, seguito per ogni altro aspetto dall’Unità Operativa di Senologia dell’Umberto I, diretto dalla dott.ssa Teresa Bizzini e divenuto Centro di Riferimento Regionale per lo screening per la provincia ennese. L’Assessore alla Salute, dottoressa Giovanna Volo, ha evidenziato l’importanza della rete in oncologia per i percorsi diagnostici e di cura centrati sempre più sulla persona e non solo sulla malattia. Ha ribadito, pertanto, l’importanza della medicina di precisione, basata sulla centralità del paziente, che deve avere come fulcro di attività il territorio nella tutela della salute e nella prevenzione.
Le dottoresse Teresa Bizzini e Francesca Catalano hanno inoltre presentato le potenzialità diagnostiche e di cura offerte dalle nuove tecnologie acquisite e dalle Breast Unit (centri multidisciplinari di senologia) della Sicilia: “Il 94% degli interventi per tumore alla mammella – ha puntualizzato la dott.ssa Catalano – viene eseguito ormai presso le strutture sanitarie della Sicilia”. La rappresentante di Europa Donna Italia – Delegazione Sicilia, Dottoressa Carmela Amato, ha sottolineato l’importanza dell’associazionismo e del volontariato nei percorsi di cura, di riabilitazione e di assistenza, complimentandosi per i risultati raggiunti e per l’avvio di nuove metodiche diagnostiche che si aggiungono a quelle già da tempo assicurate, quali la biopsia ecoguidata, la tecnica del linfonodo sentinella e la Risonanza Magnetica Mammaria.
(nella foto, il Prefetto di Enna, il Commissario Straordinario e l’Assessore alla Salute)