BARRAFRANCA. Cambia il sistema elettorale per le comunali 2023

BARRAFRANCA. Cambia il sistema elettorale per le comunali 2023

- in Barrafranca

I cittadini barresi andranno a votare a poco meno di due mesi ma ancora non conoscono tutti i nomi dei candidati a sindaco. Radioluce, su richiesta di comuni cittadini, essendo un’emittente a favore dell’informazione dei cittadini barresi, come sa fare, vuole dare un apporto nell’informazione anche in un momento difficile come questo e, quindi, dal punto di vista sociale, economico, religioso e politico. Il Comune il cui Consiglio si rinnova per la scadenza del periodo di scioglimento per l’applicazione della misura prevista dall’art.143 del D.Lgs. n.267/2000, ovvero, dopo un decreto di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose: sono stati sospesi gli organi dalla carica ricoperta, nonche’ da ogni altro incarico ad essa connesso e assicurato la provvisoria amministrazione dell’ente mediante invio di commissari che sono tutt’ora in carica.
Iniziamo con alcune novità e diamo notizia sul sistema elettorale che è cambiato rispetto alle ultime elezioni comunali.
L’Assemblea regionale siciliana ha approvato, lo scorso agosto, la legge elettorale per i consigli comunali e i sindaci nell’isola. Ecco cosa cambia rispetto alle precedenti elezioni comunali: l’articolo 1 della nuova legge introduce il sistema maggioritario nei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti. La ripartizione dei seggi non avverrà più sulla base del criterio proporzionale e il sindaco eletto si porterà dietro il 60% dei seggi per effetto del nuovo premio di maggioranza. Si introduce il cosiddetto “effetto di trascinamento”, non solo per l’ elezione dei sindaci, ma anche per quella dei consiglieri circoscrizionali. Ciascun elettore può con un unico voto, votare per un candidato alla carica di sindaco e per la lista ad esso collegata, tracciando un segno, recita l’ articolo 2 della legge appena varata dall’ Ars. Vengono quasi eliminati i ballottaggi: i sindaci dei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti saranno eletti in un unico turno se otterranno almeno il 40 per cento dei voti.
Un’altra novità che non vigeva nel sistema elettorale regionale riguarda il candidato sindaco perdente che ottiene più consensi: sarà automaticamente proclamato consigliere comunale. Novità anche sulla mozione di sfiducia: il sindaco per essere sfiduciato avrà bisogno del sessanta per cento dei dissensi, o delle dimissioni del 60% dei consiglieri comunali non più della maggioranza dei due terzi, come fino ad oggi. Resta la doppia preferenza di genere così come in vigore nell’attuale sistema.

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