PIETRAPERZIA. Presentato il libro “La memoria Ritrovata. Storie di Partigiani Ennesi 1943.1945” di Renzo Pintus.

PIETRAPERZIA. Presentato il libro “La memoria Ritrovata. Storie di Partigiani Ennesi 1943.1945” di Renzo Pintus.

- in Barrafranca

L’opera, Casa Editrice Maurizio Vetri, 280 pagine, è stata presentata nell’auditorium dell’istituto comprensivo “Vincenzo Guarnaccia” di viale Marconi, 8, Dirigente Scolastico Giovanni Bevilacqua. Al tavolo della presidenza l’editore Maurizio Vetri, il giornalista Antonio Ortoleva, l’autore Renzo Pintus, Raffaella Siciliano e Gaetano Milino. Tra i presenti, il vicesindaco Angelica Zarba, l’assessore Salvatore Russo, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Micciché e la vicepresidente del consiglio comunale Mariella Tamburella. Presenti pure Emiliano Spampinato (Presidente della Associazione “Amici della Biblioteca” di Pietraperzia) e Salvatore Palascino (Presidente della Pro Loco cittadina) oltre agli storici Giovanni Culmone e Angelo Salamone. Tra il pubblico, anche lo storico e scrittore barrese Liborio Centonze. Angelica Zarba ha porto i saluti del sindaco Salvuccio Messina impossibilitato a presenziare per impregni sopravvenuti. Subito dopo, Gaetano Milino ha dato lettura de “La Guerra di Liberazione è costata troppo all’Italia” di Ferruccio Parri, Primo Presidente del Consiglio dell’Italia Liberata. Maurizio Vetri: “Sono un Editore della provincia di Ennae sono contento di avere contribuito ad avallarequesto pezzo di Storia.” In questo lavoro – ha detto ancora Maurizio Vetri – apprezziamo la validità scientifica nel senso che tutto ciò che viene raccontato è sempre basato su delle fonti che sono sempre indicate con notevole precisione”. Maurizio Vetri ha concluso: “L’opera La Memoria Ritrovata. Storie di Partigiani Ennesi 1943.1945” è molto importante anche per fare conoscere anche ai nostri conterranei questo pezzo di storia”. Antonio Ortoleva ha rilevato come questo lavoropossa rappresentare“un modello da replicare anche in altre province italiane e, volendo, anche in altre province del Sud Italia perché indica il metodo di lavoro, una strada dove sono da ricercare le fonti, quali sono i criteri di giudizio nel valutare queste fonti e questi dati”. Antonio Ortoleva ha detto ancora: “Questa ricerca, anche se ha già trovato un numero consistente e significativo di quasi 500 partigiani nella sola provincia di Enna, è, comunque, un ordine di grandezza che potrà aumentare con il tempo e con gli anni nel senso che, nonostante l’autore abbia lavorato per quasi tre anni, su certe regioni del Nord Italia non si è riusciti a trovare delle informazioni più precise”. “Io ritengo – ha continuato Antonio Ortoleva – che questi limiti verranno superati e quindi si potrà avere una fotografia reale della partecipazione dei giovani della provincia di Enna alla Lotta di Liberazione Nazionale. Questo è importante perché permette a tutti noi – che facciamo parte di un’unica Nazione – di acquisire un dato storico fondamentale. La lotta di Liberazione – ha concluso Antonio Ortoleva – è stato un processo unitario che, anche se si è combattuto nel centro nord, ha visto la partecipazione numerose ed eroica anche dei Partigiani del Sud Italia”. Renzo Pintus: “Quest’opera va a recuperare una Memoria – quella della Lotta di Liberazione – che stava per scomparire”. “Il merito di questo lavoro – ha continuato l’autore – è stato quello di recuperare, attraverso una ricerca negli Archivi di Stato di Enna e di Caltanissetta, negli archivi degli Istituti Storici della Resistenza, e trovare tutti i mezzi per trovare tutti i nomi dei giovani che, generosamente, hanno combattuto per la Lotta di Liberazione. Questa Memoria si stava perdendo e quindi è come se a noi mancasse un pezzo di Storia Nazionale”. “Invece noi – ha concluso Renzo Pintus – noi siamo stati protagonisti assieme agli altri. Questa è l’importanza di questo lavoro e di questa pubblicazione”. Raffaella Siciliano ha illustratola figura di suo padre Partigiano Filippo Siciliano, nome di battaglia “Aquila”, anche attraverso documenti dell’epoca. Anna Speciale,pronipotedel Partigiano Nicola Speciale, ha illustrato la figura del suo prozio, anche con l’ausilio di diverse foto dell’epoca.La Speciale ha parlato a nome e per conto di Lillo Speciale – figlio del Partigiano Nicola Speciale– assente per cause di forza maggiore. Giovanni Culmone ha raccontato lo svolgimento della seconda guerra mondiale a Pietraperzia nel luglio 1943. Salvatore Palascino ha condiviso quanto detto da Giovanni Culmone ed ha aggiunto che “negli anni della guerra i giovani furono costretti a fare una scelta se schierarsi dal lato della Repubblica Sociale o dalla parte dei Partigiani. Spesso le loro scelte erano motivate da complicati ragionamenti e non avevano perfetta coscienza dello schieramento al quale loro avrebbero aderito e, probabilmente neanche si rendevano conto perché gli eventi li avevano trascinati nel dovere fare necessariamente una scelta”. Salvatore Palascino ha detto ancora: “Comunque si trovarono a combattere una guerra e a morire ma, alla fine, i ragazzi che scelsero di aderire al Movimento dei Partigiani combatterono per la libertà e, gli altri, combattevano per la dittatura”. GAETANO MILINO

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