Il Coro “Magnificat” di Barrafranca è pronto per accogliere nel vicariato di Barrafranca, venerdì 1 settembre, alle ore 20.00, nella parrocchia Maria Ss. della Stella circa 150 coristi appartenenti a realtà corali provenienti da alcuni comuni della diocesi di Piazza Armerina e altri dalla Chiesa Sorella di Caltanissetta, in occasione della festività di Maria Ss. della Stella.
Nello specifico saranno presenti:
1. Corale “Vox Animae” di San Cataldo (CL);
2. Corale “Maria Ss. della Catena” di Riesi (CL);
3. Coro Polifonico “Padre Enzo Cipriano” di Piazza Armerina (EN);
4. Coro “Magnificat” di Barrafranca (EN) – Promotore.
Interverranno i flautisti: Giorgio Viavattene e Valeria Pane con due intermezzi musicali.
L’obiettivo del “concerto delle corali” del canto liturgico non è di natura competitiva ma è orientato all’elevazione di una preghiera comunitaria che nell’atto stesso del suo manifestarsi, diviene alimento per l’anima.
Attraverso l’incontro dei vari gruppi, si vuole testimoniare che è possibile accrescere e sviluppare una cultura di comunione, di collaborazione e di crescita tra le diverse realtà.
Vogliamo ricordare la figura di Don Liborio Tambè, nel secondo anniversario della sua dipartita, per esaltare le meraviglie del Signore che ha compiuto nella sua persona.
Il Coro Magnificat
Barrafranca
Condividiamo di seguito il messaggio del Vescovo che ci fa giungere per l’occasione del concerto delle corali:
“La musica è un’esperienza sublime, le cui note comunicano ciò che la parola non riesce a pronunciare. Anche la parola tuttavia è un insieme di suoni che, in virtù del loro accordo, spiegano, annunciano, descrivono. Ma più di tutto: rendono vicino ogni uomo e donna. Essa, con una musicalità tutta propria, introduce al mistero che ciascuno apporta nella relazione. Quando musica e parola s’incontrano, nell’intrecciarsi misterioso del canto, accade un evento straordinario: la consapevolezza che il corpo custodisce l’anima e quest’ultima regge e vivifica quanto è respiro musicale attorno a noi. È il respiro dell’anima che giunge con la risonanza di note che, gorgheggiate nel canto, aiutano a capire il suo effetto finale: l’accoglienza vicendevole nella bellezza della diversità”. XRosario Gisana