BARRAFRANCA. Impossibilità – per le persone con ridotta o impedita capacità motoria – di ricevere visite specialistiche di otorinolaringoiatra.

BARRAFRANCA. Impossibilità – per le persone con ridotta o impedita capacità motoria – di ricevere visite specialistiche di otorinolaringoiatra.

- in Barrafranca

Ecco la risposta dell’ASP e dell’Amministrazione comunale: “UN SILENZIO ARROGANTE”.

Servizio di Informazione/Divulgazione utile e concreto verso i cittadini.
Riceviamo, Pubblichiamo la seconda lettera di un cittadino barrese sulla grave e incresciosa situazione presente a Barrafranca su temi che riguardano <<IL DIRITTO ALLA SALUTE>> e <<LE BARRIERE ARCHITETTONICHE>>.

La prima lettera è stata pubblicata sul sito di Radio Luce il 9 Settembre 2023 che potete rivedere cliccando qui: https://www.radioluce.it/2023/09/09/impossibilita-per-le-persone-con-ridotta-o-impedita-capacita-motoria-di-ricevere-visite-specialistiche-di-otorinolaringoiatra-a-barrafranca/

Di seguito il testo integrale della seconda lettera.
Buona lettura!

Trasmissione mezzo PEC (pagg. tot. 02 – minuti letti 5)

Barrafranca 25/09/2023

Al Comune di Barrafranca

c.a.

Sindaco

Assessore alla Sanità

All’ASP 4 di Enna

c.a.

Direttore Generale

Direttore Amministrativo

Direttore Sanitario

Dirigente Poliambulatorio di Barrafranca

E p. c Alla Prefettura

Ufficio Territoriale Del Governo di Enna

c.a.

S.E. il Prefetto

Ai Carabinieri

Comando Stazione di Barrafranca

Oggetto: <<Impossibilità – per le persone con ridotta o impedita capacità motoria – di ricevere visite specialistiche di otorinolaringoiatra a Barrafranca. Segnalazione>>.

Ecco la risposta dell’Amministrazione comunale e dell’ASP 4: “UN SILENZIO ARROGANTE”.

Nella mia segnalazione di circa un mese fa (01/09/2023)chiedevo – riassumendo – di attivarvi velocemente per mettere in funzione l’unico ascensore presente nel Poliambulatorio di Barrafranca e se i pazienti non ambulabili potessero ricevere visite otorinolaringoiatriche a domicilio.

Egregi Signor Sindaco, Assessore, Direttori – a oggi – l’ascensore è ancora guasto e nessuno di Voi si è degnato di riscontrare la mia lettera. Atteggiamento emblematico: SILENZIO E INDIFFERENZA ASSOLUTA!!

Un chiaro segno che si ha a che fare con Amministrazioni Pubbliche orientate verso un concetto di governo e di gestione del territorio di tipo “chiuso”(contrario di “aperto”) e ”opaco” (contrario di “trasparente”) nei confronti dei cittadini e al servizio dei cittadini e che sono incapaci di instaurare con essi un “dialogo cooperativo” e una “fattiva collaborazione”.

Solo che questa tipologia di silenzio, non è quella più nota del “silenzio-assenso”, né quella del “silenzio-rigetto”, ma è quella più deplorevole delSILENZIO-ARROGANTE”,che potrebbe configurarsi come omissione dei doveri d’ufficio.

Questo Vostro atteggiamento, <<scortese>>, <<arrogante>>, <<sordo>> e << inconcludente>>, di <<assoluta mancanza di rispetto per i cittadini>> – soprattutto quelli fragili – è oramai diventato tipico di chi lavora per lo Stato. E’ diventato un’abitudine, una prassi!

Voi ve ne fregate delle persone che nella sanità chiamate “pazienti” (mai termine fu più azzeccato di questo: nomen est omen). Vi sentite su un piedistallo rispetto ai cittadini e mantenete – volutamente e strategicamente – un rapporto di non parità.

Vi comportate con un’arroganza tale da indisporre e irritare gli utenti, arroganza dovuta al senso di onnipotenza, superiorità, disprezzo e indifferenza verso i cittadini che deriva principalmente dal fatto che vi ritenete inattaccabili.

Con il Vostro atteggiamento insipiente calpestate il fondamentale <<diritto alla salute e alla cura>>, <<il diritto di accesso ai servizi sanitari>> delle “persone fragili” e – di conseguenza – calpestate la Costituzione della Repubblica Italiana che ha proclamato tali diritti, la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e la Carta Europea dei Diritti del Malatoche li hanno sanciti.

Con il vostro atteggiamento praticate – ogni giornouna discriminazione in pregiudizio nei confronti delle “persone disabili” calpestando la normativa antidiscriminatoria (Legge 1 marzo 2006 n. 67) che promuove la piena attuazione del <<principio di parità di trattamento e delle pari opportunità>> nei confronti delle persone con disabilità.

La nostra Costituzione richiede che l’esercizio delle funzioni pubbliche sia assicurato con disciplina e onore, con diligenza ed etica professionale, ma Voi trattate le persone disabili con supponenza e arroganza, come sudditi e non come cittadini utenti del Servizio Sanitario Nazionale che, è bene ricordare, ha <<lo scopo di garantire a tutti i cittadini, in condizioni di uguaglianza, l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie, in attuazione dell’art.32 della Costituzione>>.

Siete deplorevoli, vergognatevi!

Ma come dice il vecchio e saggio aforisma di Voltaire, <<il tempo è galantuomo>> e – prima o poi – restituisce torti e meriti ristabilendo la verità e dando ragione ai giusti. Ma attendere che il gentiluomo del tempo sistemi l’equilibrio delle cose non significa subire passivamente gli eventi e accettare i torti, ma significa tentare di portare alla luce la verità.

_____________________

P.S.

Ah, v’informo che, poi, sono riuscito a prenotare la visita otorinolaringoiatra per mia madre in uno studio medico privato di Caltanissetta (accessibile, visitabile e senza barriere architettoniche). Chiaramente a pagamento.

Sarete soddisfatti. E’ quello che volevate, vero? Sì perché Voi avete il compito ingrato – in cambio di feudali privilegi – di educare i cittadini ad abbandonare la sanità pubblica facendoli transitare in quella privata.

Attraverso tecniche d’ingegneria sociale (come ad esempio quella della “rana bollita” di Noam Chomsky) state riuscendo a trasformare la società in una “società liquida”<<dai valori volatili, egoista ed edonista>> (per dirla come il sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman in “vita liquida”).

Attraverso queste subdole tecniche avete reso le persone delle pecore belanti, omologate, indottrinate, anestetizzate, persone inerti, immobili, remissive, che si deresponsabilizzano difronte ai problemi quotidiani della vita rinunciando – in silenzio – ai propri diritti.

Imbattervi in uno come me, è una cosa insolita che Vi crea – forse – dell’imbarazzo, dell’irritazione. Ma succede che in questa “società liquido-moderna” c’è ancora qualcuno che crede nei valori dei sentimenti, della famiglia, dell’etica, ecc., e che non si adatta alla forma del “bicchiere” che vorrebbe contenerlo.

Per buona educazione, Cordiali Saluti.

Firmato


[…]
Successivamente alla presente lettera il direttore del distretto di Piazza Armerina (ASP) inviava una PEC alle ore 16,07, che per opportuna conoscenza si presenta un estratto, “…La ditta ci ha assicurato che entro la prima settimana di ottobre l’intervento di riparazione dell’ascensore sarà concluso”.

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