Barrafranca. Il Salotto Artistico letterario “Civico 49” ha ospitato l’artista Ermelinda Biondo

Barrafranca. Il Salotto Artistico letterario “Civico 49” ha ospitato l’artista Ermelinda Biondo

- in Associazioni, Civico 49

Giovedì, 12 ottobre il salotto artistico-letterario “Civico 49” ha avuto l’onore di ospitare Ermelinda Biondo. Gino Strazzanti ha introdotto la sua arte e le sue opere ed è seguita una piacevole e interessante conversazione con l’artista arricchita dall’illustrazione di molte opere pittoriche e plastiche, da analisi accurate e da commenti sui contenuti, sulla poetica e sulle tecniche utilizzate.

Ermelinda Biondo, di Pietraperzia, si è diplomata all’istituto d’Arte di Enna.

Ha realizzato alcune opere per la chiesa San Pietro di Caltanissetta e la rappresentazione di Platone per l’associazione Paideia.

La lettura delle opere del grande filosofo, allievo di Socrate, ha illuminato il suo percorso interiore e l’ha condotta alla ricerca delle idee che prendono forma. E’ emerso che la dualità platonica, l’elevazione verso l’alto, l’estrinsecazione della propria interiorità, il controllo delle passioni, il desiderio di far emergere la bellezza dell’anima, le molteplici complessità umane e l’anelito al risveglio sono per lei delle costanti.

“Ermelinda Biondo – afferma Gino Strazzanti – è un’artista che manifestamente rifiuta qualunque concetto inerente ai commerciali temi della banalità. Ogni opera pittorica figurativa o astratta è sempre intrinseca di significati palesi, aperti a tutti, ma anche di significati profondi, di più complessa lettura; anche nelle sculture riesce a plasmare molteplici forme che trasmettono energia ed emozioni a chi le osserva.

Per Ermelinda l’Arte è libertà di espressione, è come nutrirsi di quel mondo che ti mette le ali, facendoti vedere le cose dall’alto come un’aquila, per poi portarti giù e camminare con loro, idee trasformate in opere.

Le sue composizioni sembrano riscoprire culture greche e miti ellenici, attraverso la filosofia e la poetica classica.”

Alcune di esse risentono altresì dell’influsso della filosofia orientale dalla quale coglie gli elementi simbolici del divino che l’accomunano alle visioni filosofiche e religiose occidentali.

Ermelinda Biondo è attenta a ricercare il bello racchiuso nell’anima e a svelare l’interiorità più profonda di cui vibra l’uomo che si riverbera all’esterno condizionandolo.

Carmelo Orofino ha sottolineato l’aspetto decorativo e la pittura pulita dei quadri, Maria Luisa Spagnolo il connubio tra classico e moderno nella linearità e nella perfezione, Maria Costa la gigantomachia, i colori puliti, il fascino dei grandi uomini di cultura, guide del pensiero, e si è soffermata sull’efficacia comunicativa della sofferenza di Cristo attraverso la mano gonfia trafitta dal chiodo. Alle domande di Diego Aleo e di Tanino Vicari che le chiedono rispettivamente di esplicitare meglio la sua ideologia di fondo e le tecniche espressive scelte, l’artista risponde che, pur avendo come modelli Platone, Sciascia e Pirandello, segue l’ispirazione personale ed è alla ricerca continua di significati e di tecniche espressive per sintetizzare la realtà e interpretarla.

Tutti i presenti hanno apprezzato sia i quadri che le sculture e auspicano la realizzazione di una mostra personale a Barrafranca.

L’artista ha realizzato negli anni mostre personali sia di sculture in terracotta che di quadri ad olio e acrilici su tela nelle seguenti città:
– Caltanissetta, presso la Biblioteca comunale L. Scarabelli,
– Enna, presso la Galleria Civica,
– Palermo, presso ARS Oratorio Chiesa SS. Elena e Costantino,
– Siracusa (Ortigia).

Ha inoltre partecipato a diverse mostre collettive; tra le più notevoli:
– Note di parole, organizzata dal circolo di compagnia presso la Biblioteca comunale di Nissoria
– Una vita a colori a Valguarnera
– Diversity a Catania
– Corte Montesano Arte a Catania
– Contro la violenza sulle donne a Vittoria
– Collettiva d’arte al Carousel du Louvre
– Altre a Caltanissetta, Leonforte, Marina di Ragusa, Barrafranca, ecc.

Orietta Strazzanti

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