Il giorno 26 ottobre, alle ore 18, il “Salotto artistico – letterario “Civico 49” ha avuto l’onore di ospitare, nel salotto del prof. Diego Aleo, uno scrittore emergente: Alessandro Lanza.
Chi è Alessandro Lanza, ci si chiede. La risposta la dà lui stesso su un sito Internet. Così si legge:
“Nacqui siciliano, ahimè, oramai più di mezzo secolo fa. Amai l’arte sin dalla tenera età e da allora mai l’abbandonai”.
Alessandro ha il talento della scrittura ed ha prodotto diversi racconti, ma soprattutto ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo curioso e accattivante “Il gatto ubriacone”.
L’opera ha subito attratto l’attenzione di un recensore che così la presenta: “Una storia bella e intricata che racconta della morte di una giovane e bella donna sposata e madre di una piccola bambina. Il lettore riesce ad entrare, grazie anche a una descrizione particolareggiata all’interno della scena e immaginarla con gli occhi del fascinoso sostituto commissario Federico La Rosa e del suo giovane agente Nocerino… Libro scorrevole, pure piacevole e di facile lettura”.
Sull’orma di questa breve recensione i soci del Salotto hanno tributato una calorosa accoglienza ad Alessandro ed hanno prestato una particolare attenzione alla presentazione dell’opera da parte del prof. Filippo Salvaggio.
Dopo, infatti, un caloroso saluto e una breve presentazione dell’ospite, Alessandro Lanza, da parte del prof. Diego Aleo, responsabile del Salotto “Civico 49”, il quale ha sottolineato il talento letterario e lo stile dell’autore di questa sua prima opera, si è subito dopo passato alla vera presentazione del libro.
Con maestria e abilità il prof. Filippo Salvaggio, attraendo l’attenzione dell’uditorio, ha esordito con la recitazione di un brano tratto dall’opera. Come al solito, la sua è stata una vera drammatizzazione, più che una lettura e immediatamente ha suscitato un caloroso applauso.
Con spirito critico ed analitico, poi, il prof. Filippo ha messo in evidenza il contenuto dell’opera soffermandosi in una dettagliata e documentata presentazione dei diversi personaggi protagonisti di questa vicenda.
Si tratta di figure strane e particolari che si adoperano a condurre una indagine poliziesca che lascia sorpreso il lettore.
I due conduttori dell’indagine Federico La Rosa e il suo giovane agente Nocerino operano con intelligenza e originalità. Ognuno indaga a modo proprio; sembra, infatti, che nessuna indagine venga condotta, ma in effetti i due non solo portano avanti il loro lavoro in maniera autonoma ma alla fine finiscono per integrarsi e sovrapporsi con successo.
È un giallo “Il Gatto ubriacone” intrigante e appassionante in cui si manifesta l’abilità artistica dell’autore nel mettere in evidenza personaggi ed eventi attirando la curiosità del lettore.
Personaggio bizzarro, strano e particolare appare, infatti, il conduttore principale dell’indagine che l’autore presenta usando accorgimenti e meccanismi artistici degni di un vero e affermato autore di gialli.
Come un provetto scrittore di gialli l’autore tiene desta l’attenzione del lettore presentando eventi e personaggi come se il tutto venisse ripreso da una telecamera in maniera lenta e mettendo gradualmente in evidenza i vari tratti espressivi e psicologi dei personaggi.
È un giallo “Il Gatto ubriacone”, un giallo dai risvolti strani e anche venato da una certa comicità.
È un’opera di facile e scorrevole lettura e non è per niente estranea l’influenza del famoso commissario Montalbano.
Si apre a questo punto un dibattito e l’autore risponde alle domande che l’uditorio gli pone. Sono domande sulla trama, sui personaggi e soprattutto sul messaggio finale dell’opera.
È questo il vero messaggio dell’opera: è l’umiltà che cambia il mondo, sono i personaggi che sembrano inutili e umili che infine si rivelano i veri innovatori. È come vedere un film qualcuno esclama.
Dopo la lettura di un secondo brano il prof. Filippo Salvaggio continua con la presentazione di due racconti dell’autore in cui emergono vivi ricordi e tenerezze di un mondo ormai scomparso, il mondo della fanciullezza.
A conclusione dell’evento il prof. Diego Aleo regala, a nome del salotto artistico letterario “Civico 49”, un suo scritto dal titolo “La tassa sul morto” con la seguente dedica: … fluiscono lente, meditate le parole temperate nella mente e attende alla musica del cuore.
Diego Aleo