Il segretario nazionale della Uila, Gabriele De Gasperis, insieme ai segretari generali di Uila e Filbi Sicilia, Nino Marino ed Enzo Savarino, ha sollevato l’importante questione della gestione agricola in Sicilia, particolarmente urgente data l’inchiesta che ha coinvolto l’ex assessore Luca Sammartino. Questo evento non deve diventare un pretesto per inerzie legislative, specialmente quando si tratta di riforme cruciali come quella riguardante i Forestali.
L’appello rivolto al presidente Renato Schifani è chiaro: il governo regionale deve fornire un cronoprogramma per l’approvazione della riforma forestale. Nel frattempo, i sindacati ribadiscono i punti salienti della proposta, tra cui un aumento delle giornate lavorative e delle competenze a disposizione dei forestali, nonché la creazione di un’Agenzia pubblica regionale per le Attività forestali. A questo appello o grido di allarme si aggiunge la voce di chi vive il settore ,come Antonio David operaio forestale della provincia di Palermo. – “Quando si tratta di forestali cè sempre qualcosa di nuovo e di strano, come se tutto fosse organizzato ad hoc. Con le presunte accuse al Dott. Sammartino Assessore al ramo, avremo sicuramente delle ripercussioni sulla riforma che si dovrebbe mettere in pratica. Sembra che questa motivazione possa ancora far slittare e rimandare a tempi biblici ciò che tutti aspettiamo. Vien facile pensare a ciò che sta accadendo , diciamo sfortuna per non dire altro….e questo porta ancora più delusione ad un settore che vive di malcontento generale in un momento in cui le attuali situazioni lavorative con incendi già attivi dovrebbe rimarcare l’urgenza e l’attendibilità oggettiva di rimediare quanto prima al problema “-
Essi esortano l’Esecutivo regionale ad agire tempestivamente, guardando al presente e al futuro anziché attendere passivamente. In particolare, si rimarca l’importanza della riforma forestale, già annunciata da mesi ma ancora in attesa di approvazione. La Uila ha già contribuito con idee e proposte, ma ora è fondamentale che il governo regionale stabilisca tempi e scadenze per portare la riforma all’approvazione dell’Ars.