Riceviamo e pubblichiamo la lettera di genitori che sono stati privati di un servizio basilare per la condizione dei propri figli o famigliari, che era, e vogliamo dire è ancora, il Centro Diurno del CSR. Il centro da sollievo alle famiglie, permette l’integrazione, da una opportunità a chi è più sfortunato e vive una condizione di disagio che si ripercuote sulla vita della famiglia.
Lettera aperta.
Nei lontani anni 2000, nacque a Barrafranca una nuova luce, una speranza per tanti ragazzi e tantefamiglie di soggetti diversamente abili, Il centro diurno presso il CSR di contrada Sopracanale.
In quegli anni si cominciavano a muovere i primi passi verso i diritti basilari, oggi scontati per i ragazzi diversamente abili.
Non esistevano gli Asacom a scuola, non si parlava del “DOPO DI NOI” e soprattutto non esistevano strutture sul territorio arte a dare ristoro fisico, morale e psicologico a tutti questi ragazzi e a noi genitori.
Finita la scuola dell’obbligo o nei periodi estivi le nostre famiglie si ritrovavano ad avere una serie di difficoltà legate alla quotidianità, perché avere un ragazzo “speciale “ vuol dire dedicargli anima e corpo, spesso tralasciando il lavoro, gli impegni di famiglia, trascurare gli altri figli, fare tante rinunce, purché i nostri figli abbiano il massimo dell’attenzione e del supporto richiesto.
In quegli anni grazie alle nostre battaglie e all’intuizione delle istituzioni, fu possibile dare ai nostri ragazzi e a noi genitori una possibilità di svago grazie al centro diurno del CSR che per 23 anni ha rappresentato, per i nostri figli e per noi, una famiglia.
Terapia occupazionale al mattino con diverse attività, ma anche momenti ludico ricreativi, che spesso hanno visto protagonisti i nostri figli.
Purtroppo dopo 23 anni, l’esperienza viene interrotta, così come un colpo di spugna, ci ritroviamo i nostri figli a casa da 6 mesi, senza un servizio, senza una risposta, spesso colti da una crisi di pianto o da crisi nervose perché non hanno più il loro centro diurno, che per i nostri figli rappresentava tanto e per noi tantissimo.
Vogliamo che il centro riapra subito, abbiamo aspettato 6 mesi, e chissà quanto dovremo ancora aspettare.
Speriamo che le istituzioni aprano subito il centro diurno per i nostri ragazzi, la loro seconda casa, la casa dove sono cresciuti e dove noi abbiamo potuto vederli in tutti questi anni tranquilli e sereni ogni mattina.
Il centro diurno del CSR ha “ VOGLIA DI VIVERE “
I GENITORI
Blasco Emanuele.
D’Avola Luigi
Malacasa Rosalba.
Scivoli Maristella
Avola Rosaria
Scaletta Cateno
Nicolosi Filippo.
Giunta Giuseppe
Centonze Geraci Giuseppe
Paternò Stella
Sciacca Angela
Costa Giuseppe
Paternò Maria