La sentenza era stata pronunciata il 6 marzo 2024. Laura Di Dio era stata condannata a 9 anni, 9 mesi e 9 giorni. Le motivazioni della sentenza depositate dal GIP presso il Tribunale di Enna., dottore Michele Ravelli. L’omicidio era stato compiuto da Laura Di Dio, ai danni della propria suocera Margherita Margani, il 4 febbraio 2023. La trentunenne di Pietraperzia è stata condannata per avere pugnalato a morte la suocera dapprima con un coltello da cucina e, successivamente, con una forbice all’altezza della gola. Il GIP, nella sentenza, ha reso ora note le motivazioni sulla base delle quali – accogliendo la tesi dei difensori, gli avvocati Antonio Impellizzeri e Salvatore Timpanaro, – ha condannato l’imputata alla pena di soli 9 anni e nove mesi, pena particolarmente mite a fronte della richiesta di ben 18 anni sollecitata dalla Procura della Repubblica, rappresentata in aula dal PM dottore Michele Benintende. Non avendo il Pubblico Ministero contestato all’imputata le aggravanti delle premeditazione e della crudeltà, come sollecitato dalle Parti Civili, la pena prevista per l’omicidio aggravato di cui la Di Dio è stata chiamata a rispondere andava da un minimo di 24 anni ad un massimo di trenta. Il Tribunale ha proceduto ad un complesso calcolo muovendo dalla pena di 23 anni e sei mesi, per poi procedere alla riduzione prevista dalla legge riconoscendo sia la seminfermità mentale, sia le attenuanti generiche – ritenute prevalenti si rapporti di affinità tra l’omicida e la vittima – e, quindi, riducendo ulteriormente la pena per effetto della scelta del rito abbreviato. Le attenuanti riconosciute a Laura Di Dio erano state sollecitate dai due difensori nel corso delle lunghissime ed appassionate arringhe svolte rispettivamente dall’avvocato Salvatore Impellizzeri (l’otto febbraio 2024) e dall’avvocato Antonio Timpanaro (il 23 febbraio 2024). I difensori avevano anche chiesto l’ulteriore attenuante della provocazione per accumulo – sulla base delle risultanze delle loro imponenti investigazioni difensive – svolte in pieno periodo feriale – nell’agosto 2023 – poco prima del giudizio immediato. Il Tribunale, tuttavia, non ha riconosciuto questa ulteriore attenuante, ma ha lungamente argomentato nella sentenza valorizzando quanto emerso dalle indagini della difesa, ritenendo che il delitto sia maturato in conseguenza di comportamenti persecutori e delle vessazioni poste in essere dalla vittima Margherita Margani ai danni della giovane nuora. I difensori dell’imputata, avvocati Antonio Impellizzeri e Salvatore Timpanaro, visibilmente soddisfatti, hanno dichiarato: “La pregevole motivazione, ora resa nota, della sentenza accoglie in pieno le nostre tesi difensive, riconoscendo all’imputata sia le attenuanti generiche che l’attenuante del vizio parziale di mente (cioè della seminfermità mentale) e dichiarando le attenuanti prevalenti sull’aggravante del rapporto di affinità”. “La sentenza – concludono gli avvocati Antonio Impellizzeri e Salvatore Timpanaro – è una sentenza giusta ed equilibrata, frutto id approfondite valutazioni sotto il profilo tecnico-guridico da parte di un Tribunale attentissimo e che ha dimostrato anche grande sensibilità sul piano umano”. Da registrare che, secondo la recente riforma Cartabia, se i difensori di Laura Di Dio non proporranno appello, spetterà una ulteriore riduzione di pena di venti mesi. GAETANO MILINO
COLLETTA ALIMENTARE 2024. Numeri molto positivi anche all’Edizione 2024 della Colletta Alimentare.
Si è svolta sabato 16.11.2024, con grande successo