BARRAFRANCA. L’ex sindaco Fabio Accardi non potrà candidarsi per le prossime due tornate elettorali.

BARRAFRANCA. L’ex sindaco Fabio Accardi non potrà candidarsi per le prossime due tornate elettorali.

- in Barrafranca

La pronuncia arriva dal Tribunale di Enna che accoglie la richiesta del Ministero dell’Interno presentata attraverso l’avvocatura dello Stato”. Al presidente del tribunale è stata inoltrata la relazione degli ispettori ministeriali sulla cui scorta il Comune di Barrafranca era stato commissariato e successivamente sciolto. Fabio Accardi è attualmente a giudizio per voto di scambio politico-mafioso Raffaele Bevilacqua morto a luglio 2023. Fabio Accardi era stato eletto come sindaco di Barrafranca nel 2016. Nella primavera 2021 arriva la relazione ministeriale con tutte le osservazioni e il conseguente scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. L’ex sindaco Fabio Accardi, in una nota si dice “assolutamente sorpreso del deposito del provvedimento del Tribunale di Enna”. “Nel corso dell’ultima udienza del 1 dicembre 2021 lo stesso Tribunale si era riservato di pronunciarsi in ordine alle questioni preliminari e alle istanze istruttorie e non di decidere nel merito”, afferma. “Ma soprattutto – aggiunge Fabio Accardi – il Tribunale non ha ritenuto utile acquisire la relazione Prefettizia priva degli omissis, così come non ha ritenuto utile acquisire la presupposta relazione redatta dalla Commissione di Indagine”, prosegue Accardi. L’ex sindaco definisce queste richieste istruttorie dei suoi legali “atti indispensabili per avere contezza diretta dei fatti posti alla base del provvedimento di scioglimento e dei soggetti a cui imputare il presunto disordine amministrativo e il conseguente pericolo di infiltrazioni mafiose”. “Valuterò, pertanto – conclude Accardi – assieme ai miei legali di reclamare il provvedimento che ritengo ingiusto nel merito e nel metodo, nonché, gravemente lesivo del mi diritto di difesa”. Accardi è difeso dagli avvocati Felice Giuffrè, Paola Terranova e Sergio Bonincontro. Il processo a suo carico intanto prosegue. Ad Accardi è contestato di aver accettato la promessa di ottenere voti in vista della sua nuova candidatura a sindaco alle elezioni amministrative del 2021. In quel periodo erano in corso le indagini che portarono all’operazione antimafia Ultra. Secondo l’accusa, Fabio Accardi avrebbe manifestato “in corrispettivo, disponibilità a facilitare l’assunzione di soggetti d’interesse dell’organizzazione mafiosa all’interno della Ati che si era aggiudicata l’appalto per la gestione dei rifiuti solidi urbani” a Barrafranca. Un’altra accusa all’ex sindaco di Barrafranca Fabio Accardi il fatto che lui avrebbe manifestato la disponibilità a rilasciare in favore di Bevilacqua una certificazione da produrre al Tribunale di Sorveglianza di Catania che gli consentisse di essere trasferito in paese. Queste accuse, però, va sottolineato, sono oggetto di un processo. Bevilacqua poi dopo qualche tempo fu arrestato nuovamente nell’operazione Ultra e morì durante la detenzione. (ndr Fonte Live Sicilia). GAETANO MILINO

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