Il prezioso liquido sarebbe immesso nella rete idrica del paese qualora rispondesse a tutti i requisiti circa la potabilità e l’assoluta sicurezza in termini igienico-sanitari. Ai sopralluoghi ha preso parte il primo cittadino di Pietraperzia insieme al geometra Antonio Russo – Comune di Pietraperzia – e ai tecnici di Acquaenna guidati dal geometra Antonino Crisafulli. Il sindaco di Pietraperzia, a proposito di queste attività di ricerca, dichiara: “Mercoledì 7 agosto 2024, ho consultato i vertici di Acquaenna e abbiamo concordato che, nella giornata di giovedì 8 agosto, sarebbero stati effettuati dei sopralluoghi, da parte di tecnici di Acquaenna, per verificare la possibilità e l’eventuale disponibilità da parte dei proprietari a fornire acqua da immettere nella rete idrica cittadina dopo avere alimentato il serbatoio di contrada Canale per distribuire l’acqua stessa alle utenze delle zone urbane”. “Nella mattinata odierna (ndr 8 agosto 2024)– dice ancora il sindaco Salvuccio Messina – abbiamo fatto dei sopralluoghi in diverse contrade alla ricerca di pozzi che abbiano i requisiti stabiliti dalla normativa vigente e che rispondano ai criteri di conformità sul piano igienico-sanitario per potere eventualmente incrementare la quantità di acqua nella nostra rete idrica”. E continua: “Al riguardo sono stati fatti dei prelievi e aspettiamo notizie per mandare avanti il tutto. Lunedì 12 agosto 2024 abbiamo programmato un incontro con i tecnici di Siciliaacque in maniera tale che, oltre all’acqua che arriva dall’Ancipa, potremmo utilizzarne altra che arriva dal nostro territorio. E’ stato pure ispezionato il pozzo di proprietà del Comune di Pietraperzia e si sta cercando di vedere se l’acqua è idonea al consumo a scopi potabili. A tal fine si sta valutando pure il modo per portarla nelle nostre vasche e quindi nella rete idrica cittadina”. Il primo cittadino di Pietraperzia conclude: “Attualmente il pozzo del Comune di Pietraperzia serve 526 utenze rurali. Con l’acqua dello stesso pozzo comunale, alimentiamo pure la gibbia del Canale per consentire alla gente di prelevare l’acqua da utilizzare ai fini irrigui”. GAETANO MILINO.
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