ENNA. PIETRAPERZIA.  Nelle due città celebrata la due giorni in onore di Sant’Elia da Enna.

ENNA. PIETRAPERZIA.  Nelle due città celebrata la due giorni in onore di Sant’Elia da Enna.

- in Barrafranca

Nella città capoluogo di Provincia sabato 17 agosto 2024 una solenne celebrazione liturgica nella Chiesa San Tommaso, visto che la chiesa del Carmine – sede del culto eliano – é interessata da lavori di restauro. A presiedere la celebrazione eucaristica, monsignor Rosario Gisana, Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina. Concelebranti, i parroci di San Tommaso e di San Bartolomeo, rispettivamente don Filippo Salerno e don Sebastiano Rossignolo oltre a Don Salvatore Rindone e al diacono Salvatore Orlando. Nella chiesa San Tommaso di Enna esposta la teca con la reliquia di Sant’Elia da Enna.

Nella chiesa Madre di Pietraperzia, domenica 18 agosto 2024 una messa celebrata dal parroco don Osvaldo Brugnone.

Sia ad Enna che a Pietraperzia nei primi banchi erano seduti i familiari del compianto don Filippo Marotta, già parroco, per 34 anni della parrocchia San Tommaso di Enna: la sorella Maria Grazia Marotta, il cognato Filippo Di Gloria oltre ai nipoti Michela, Giusy, Vincenzo Di Gloria e ai corrispettivi consorti oltre ai pronipoti di Don Filippo.

Nelle due chiese, a San Tommaso di Enna e alla Madrice di Pietraperzia, presente pure Francesco Gatto promotore, insieme ad altri e allo stesso Don Filippo Marotta, del culto e della devozione a S. Elia da Enna. Anche nella chiesa Madre di Pietraperzia esposta un’altra teca con la reliquia di Sant’Elia da Enna. Quella di Pietraperzia, era la teca già in possesso di don Filippo Marotta e che é stata consegnata dalla sorella Maria Grazia, su volere dello stesso padre Marotta, alla chiesa Madre della sua città natale. A Pietraperzia, prima della messa, Don Osvaldo ha illustrato la figura di Sant’Elia da Enna. La celebrazione eucaristica allietata dai canti del coro parrocchiale.

Al termine della messa, un intervento di Francesco Gatto che ha illustrato la figura di Sant’Elia da Enna e la profonda devozione verso tale Santo. Subito dopo, il bacio della reliquia da parte dei numerosi fedeli presenti in chiesa. Intanto Francesco Gatto ci spiega il senso e il significato delle celebrazioni e del culto in onore di Sant’Elia da Enna: ”Ad Enna, nel 2024, c’é stata una celebrazione eucaristica presieduta da Monsignor Rosario Gisana e concelebrata da alcuni parroci di Enna. Nel 2023 si é invece tenuta una celebrazione molto solenne perché era la chiusura del Giubileo Eliano. In quella occasione Monsignor Francesco Milito – vescovo di Oppido Mamertina Palmi – ha donato alla città di Enna, una grande reliquia, due frammenti grandi tre centimetri del femore di Sant’Elia”. “In quella occasione – dice ancora Francesco Gatto – ha donato anche tre teche con dei frammenti della testa di Sant’Elia presi dal reliquiario di Seminara (Reggio Calabria).

Queste tre teche sono state donate ad Enna ma ce n’erano di più, perché sono state date a tutti i membri della commissione – medici e sacerdoti – che facevano parte della commissione e che hanno prelevato le reliquie”. “Ad Enna – dice ancora Francesco Gatto – sono state donate a Monsignor Rosario Gisana, a Don Filippo Marotta e a Francesco Gatto. Con questo dono, Monsignor Milito ha concluso non solo il suo mandato di vescovo ma anche, solennemente, il Giubileo di Sant’Elia voluto fortemente da Padre Marotta. Don Filippo Marotta, a conclusione del Giubileo disse: “Si chiude un cerchio”. Si stava concludendo anche il suo mandato di parroco di San Tommaso di Enna e il suo pellegrinaggio terreno. Infatti, dopo tre mesi, lui morì. Per le celebrazioni, é stato realizzato un quadro, esposta la reliquia di Sant’Elia e celebrata la messa. La statua del Santo é troppo grande per essere trasportata nella chiesa di San Tommaso”. “Il grande desiderio di don Filippo Marotta – continua Francesco Gatto – era quello di donare la teca alla chiesa Madre della propria città e, che attraverso questa reliquia, i suoi concittadini conoscessero la figura di Sant’Elia”, e dice ancora: “Padre Marotta, dopo che lesse la vita di Sant’Elia, rimase affascinato dalla sua figura e propose il culto di Sant’Elia, nonostante le tantissime difficoltà e resistenze ad Enna dove il Santo era sconosciuto. Il culto di Sant’Elia venne conosciuto in momenti di alti e bassi, di battute di arresto e di riprese, sempre a livello culturale”. Francesco Gatto continua: “Dal momento in cui é stata donata – da parte di un benefattore – la statua, il culto di Sant’Elia sta raggiungendo le fasce del popolo. Non rimane più riservato ad una nicchia di studiosi come nel passato”. E continua: “Il dono della statua e, adesso, delle reliquie, che completano il culto di Sant’Elia, sta raggiungendo tutto il popolo.

La reliquia di Pietraperzia sarà custodita nella chiesa Madre e, ogni anno, celebreranno la messa in onore di Sant’Elia. E’ importantissimo che avvenga questo. Bisogna capire che Sant’Elia appartiene al patrimonio culturale e spirituale della diocesi di Piazza Armerina; non é un patrimonio solo di Enna. Quindi va valorizzato ed attenzionato anche dagli altri paesi della diocesi che, tante volte, risultano un pò chiusi su questo fronte. Noi abbiamo dei tesori, che sono le testimonianze dei Santi, e, soprattutto, quello di Sant’Elia che va valorizzato all’interno della nostra diocesi”. Francesco Gatto aggiunge: “Monsignor Gisana é stato uno studioso della vita di Sant’Elia ed ha trovato dei documenti importantissimi. Per questo lui é rimasto folgorato dalla figura di Sant’Elia. Padre Marotta la stessa cosa. I due hanno portato avanti, nonostante le tante resistenze, questo culto”. E conclude: “Quindi speriamo di trovare quanti più devoti e innamorati di Sant’Elia che é un grande Santo. E’ non solo un Profeta ma anche un Taumaturgo. Quando passava Sant’Elia le popolazioni correvano per chiedergli le grazie. Speriamo che anche le nostre popolazioni si muovano per conoscerlo e chiedergli grazie”. GAETANO MILINO

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