BARRAFRANCA. Acqua avvelenata tra i politici Barresi

BARRAFRANCA. Acqua avvelenata tra i politici Barresi

- in Barrafranca

I privati entrano in scena il primo gennaio 2023 – Lo Monaco sarà eletto, a cose già fatte nel mese di giugno – Botta e risposta tra Accardi e l’attuale primo cittadino.

La questione AcquaEnna si è inserita nel dibattito politico estivo di Barrafranca. Un succedersi di botte e risposte tra amministratori comunali vecchi e nuovi, quasi a darsi l’un l’altro la responsabilità dell’affidamento al partner privato del servizio idrico. Accuse spesso sommarie e disinformate che tentano di cavalcare una contrarietà popolare alla privatizzazione dell’acqua. Ma il sindaco Lo Monaco non ci sta a vedersi chiamato in causa per fatti amministrativi che risalgono a periodi precedenti la sua elezione e ha diramato un lungo comunicato nel quale ripercorre le fasi amministrative che hanno portato anche il Comune di Barrafranca a cedere i propri impianti al partner privato vincitore della gara provinciale del 2004.

Radio Luce, come sempre dà ospitalità a tutte le comunicazioni che escono dal palazzo municipale, tuttavia ritiene che su questa questione tanto delicata e sentita dalla popolazione sia necessario fare chiarezza dando la parola a tutti i protagonisti di una vicenda che ha portato gravi danni al Comune e agli stessi cittadini e che adesso, in piena crisi idrica, potrebbe creare nuovi e più gravi danni alla comunità.

Nel dare la voce al Sindaco Lo Monaco, preannunciamo dunque una serie di successivi interventi in cui sentiremo diverse voci ed analizzeremo diversi punti di vista dei protagonisti. Al termine speriamo di poter contribuire a fare chiarezza su questa importante questione amministrativa e politica che si trascinerà ancora a lungo e che sarà certamente utilizzata come cavallo di battaglia per le successive competizioni elettorali.

Ecco il testo del comunicato uscito dal Palazzo di Città:

Giusto per far chiarezza sulla cessione del servizio idrico integrato ad AcquaEnna «Sono venuto a conoscenza di diversi post o commenti a post, che mi sono stati inviati da terzi, ove si afferma che sia stata l’amministrazione Lo Monaco a cedere il servizio idrico integrato ad AcquaEnna in data 6 dicembre 2023.

Sono affermazioni false, strumentali e diffamatorie da parte di alcuni soggetti che, come sono soliti fare, istigano all’odio contro questa Amministrazione, colpevole solo di avere posto fine al marciume politico ed all’illegalità che albergava in passato nel nostro Comune.

Non esiste alcun atto firmato dal Sindaco o da altri esponenti dell’amministrazione con il quale sia stato ceduto il servizio idrico integrato ad AcquaEnna».

Nel suo comunicato il Sindaco di Barrafranca ricostruisce alcune fasi dell’iter che ha portato il partner privato anche a Barrafranca.

«È stato avviato – dice il comunicato – dall’amministrazione Accardi, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge regionale che permetteva ai Comuni la gestione diretta del servizio idrico, con la deliberazione di Giunta Comunale n. 123 del 30.12.2020».

«Dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, la Commissione Straordinaria (il trio di commissari straordinari che amministravano il comune durante la fase commissariale n.d.r.) ha ripreso detto iter, sottoscrivendo prima il contratto di servizio con AcquaEnna e poi, in data 22 Dicembre 2022, il verbale di cessione e consegna del servizio idrico integrato con effetto primo Gennaio 2023.

«L’amministrazione attuale si è insediata nel mese di Giugno del 2023.

«La superiore successione temporale dimostra plasticamente la falsità delle affermazioni di coloro che intendono attribuire questo atto amministrativo alla giunta adesso in carica.

«Né risponde a verità l’affermazione secondo cui il Servizio Idrico Integrato sarebbe stato ceduto ad AcquaEnna in data 06 dicembre 2023, sulla scorta di un richiamo interpolato ed estratto dalla sentenza n. 129 del 23 febbraio 2024 del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana.

«Detto giudizio riguardava, infatti, il contenzioso tra il Comune ed AcquaEnna per la mancata cessione degli impianti del Servizio Idrico Integrato, avviato già nell’anno 2013, che in primo grado si è concluso con la vittoria di AcquaEnna, sentenza pubblicata il 14 maggio 2021, circa 20 giorni dopo l’insediamento dei commissari.

«Avverso detta sentenza gli stessi commissari hanno proposto appello già prima della cessione del servizio ad AcquaEnna e precisamente a settembre 2021, conferendo l’incarico all’avv. Callipo di Gioia Tauro.

«In data 6 dicembre 2023 il legale ha depositato i documenti con cui la Commissione straordinaria aveva ceduto il servizio ad AcquaEnna, circostanza questa che ha indotto il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana a dichiarare l’improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.»

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