Lettera aperta al Sig. Sindaco di Barrafranca di una cittadina incompresa e abbandonata

Lettera aperta al Sig. Sindaco di Barrafranca di una cittadina incompresa e abbandonata

- in Barrafranca

Riceviamo e pubblichiamo una “Lettera aperta al Sig. Sindaco di Barrafranca” di una cittadina che, a cusa di diverse traversie, si sente incompresa e abbandonata:

“Gentile Sindaco, mi rivolgo a Lei per segnalare un problema, comune a moltissimi cittadini, che sta causando notevoli disagi ad una ex cittadina barrese. Vorrei portare alla Sua attenzione un aspetto che necessita di intervento urgente: la richiesta di un tributo non dovuto con la conseguenza del fermo amministrativo alle mie due automobili.  

Nel mese di febbraio c.a. ricevo la notifica del fermo amministrativo della mia auto perché, a dire dalla Agenzia Riscossione Area Srl Mondovì, a cui il Comune di Barrafranca ha affidato il recupero crediti, non ho pagato la spazzatura degli anni 2016-2017. Mi premuro a chiamare l’ufficio Tributi che per due giorni non risponde alle mie continue telefonate. Il quarto giorno riesco a parlare con la dottoressa a capo dell’ufficio, spiego che non ho la residenza a Barrafranca dall’anno 2000, che non ho alcuna utenza intestata a mio nome. Dopo ampia discussione, la dottoressa mi chiede di inviare una PEC all’ufficio Tributi al fine di regolarizzare all’ Agenzia Riscossione la mia situazione ed ottenere la cancellazione del fermo. Fiduciosa del positivo riscontro, eseguo quanto dettomi, ma il 24 settembre 2024, ricevo dall’app IO la comunicazione del fermo amministrativo della mia seconda auto. Incredula e incollerita richiamo l’ufficio Tributi dal quale mi rispondono dopo svariate telefonate eseguite per diversi giorni. Intuisco che il problema a febbraio non era stato risolto, per cui mi sono sentita offesa e oltraggiata dalla dottoressa capo ufficio. Adesso, in aggiunta alle riscossioni precedenti, mi si chiede il pagamento di acqua e spazzatura degli immobili dei miei genitori deceduti. Spiego a chi sta all’altro capo del telefono che negli immobili non vi abita alcuno e che nessuno ha fatto richiesta di utenze. Invano le mie rimostranze: io, secondo quanto da loro affermato, avrei dovuto comunicare il decesso dei miei genitori allo stesso Comune in cui è registrato l’atto di morte, avrei dovuto informare che non ho intestate utenze nonostante non le abbia avuto intestate. Mi viene detto dall’impiegato dell’ufficio Tributi che il Comune invia i dati catastali di ciascun cittadino all’agenzia riscossione senza un effettivo controllo e quest’ultima, senza ulteriore controllo, si permette di arrecare danni come il fermo amministrativo alle auto, mezzi utilizzati per recarsi a lavoro. A questo punto, preso atto che l’ufficio Tributi era ignaro della mia posizione, dichiaro di avere eseguito la rinuncia all’eredità già da qualche anno e l’impiegata comunale, sorpresa dall’inaspettata situazione, afferma che tutto cambia e che devo inviare detto documento al suo ufficio. Eseguo immediatamente l’invio tramite e-mail e mi si dice che non può essere visualizzata in quanto lavori informatici non permettono, per l’intera giornata lavorativa, di entrare nella rete internet. Intrepida ed impavida nel volere risolvere a tutti i costi queste incognite, chiamo l’Agenzia Riscossione Area Srl Mondovì e una voce altezzosa, con fare arrogante, mi spiega che non devo essere io a comunicare con loro ma il Comune e che l’agenzia si limita ad eseguire ciò che il Comune trasmette. Dopo giorni di continue chiamate, finalmente l’impiegata mi comunica che, insieme al capo ufficio, hanno inviato la mia documentazione all’Agenzia Riscossioni la quale, per mezzo di PEC, mi comunica, a sua volta, che la documentazione non è idonea e nulla è cambiato.

Ecco sig. Sindaco il motivo della mia lagnanza, che sono certa essere la voce comune di molti cittadini barresi. Non può un Comune scagliarsi agguerritamente contro i suoi cittadini solo per recuperare anni di inadempienze, non può procede contro chiunque senza conoscerne lo storico, non può accedere al catasto, individuare i proprietari e fare pagare utenze fantasma, non può lasciare i cittadini senza un ufficio che risponda e risolva i gravi problemi che lo stesso Comune procura.

Intento sottolineare che:

  • non risulto erede;
  • i presunti debiti dei miei genitori del 2011/2012 risultano prescritti in quanto non ho avuto contezza poiché erano ancora in vita;
  • l’incomprensione e la frustrazione di intere giornate al telefono per contattare invano l’ufficio;
  • l’inefficienza e l’assenza di empatia dei preposti degli uffici a contatto con il pubblico.

Confido nell’azione del Sindaco a migliorare i rapporti del Comune con i Suoi cittadini e, solo dopo avere instaurato un rapporto di reciproca collaborazione e cooperazione, provvedere a rimpinguare le casse comunali tenendo conto dell’operato delle precedenti amministrazioni.

Una cittadina incompresa e abbandonata

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