100 anni… e sentirli Le radio universitarie del circuito RadUni raccontano in diretta il 6 ottobre il passato e il futuro del mezzo che ha unito l’Italia

100 anni… e sentirli Le radio universitarie del circuito RadUni raccontano in diretta il 6 ottobre il passato e il futuro del mezzo che ha unito l’Italia

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Le Radio universitarie insieme per festeggiare i cent’anni della radio italiana. Ascolta la diretta domenica 6 ottobre a partire dalle ore 9 sul circuito delle Radio RadUni

Il 6 ottobre 2024 sarà una data storica per il mondo della comunicazione: si celebreranno i 100 anni della radio italiana, un mezzo che ha attraversato un secolo di cambiamenti tecnologici, sociali e culturali, continuando a evolversi senza mai perdere la sua capacità di unire e informare. Per rendere omaggio a questo straordinario traguardo, l’Associazione delle Radio Universitarie Italiane (RadUni) organizza una diretta condivisa tra diverse emittenti universitarie, intitolata “100 anni… e sentirli: Le Radio universitarie insieme per festeggiare i cent’anni della radio italiana”. L’evento sarà trasmesso dalle 9 alle 14, unendo voci da diverse parti d’Italia per raccontare la storia, l’evoluzione e il futuro di questo affascinante mezzo.

Il programma e le voci protagoniste
Ogni radio universitaria partecipante offrirà un contributo unico, approfondendo vari aspetti della storia e dell’influenza della radio in Italia e nel mondo. Un’occasione perfetta per riflettere non solo su ciò che la radio è stata, ma anche su ciò che continua a rappresentare e sulle prospettive future.

RadioFrequenza dell’Università degli Studi di Teramo inaugurerà la diretta con il tema “L’onda lunga: cento anni di radio in Italia”. Un programma che ripercorre la storia della radio italiana per frammenti e suggestioni a partire da “interferenze” sonore provenienti dal passato.

FAN Fuori Aula Network, il podcast dell’Università di Verona, ci porterà a esplorare “L’influenza della radio nella comunicazione, nella musica, nel giornalismo e nello sport”. La radio ha sempre giocato un ruolo fondamentale nel veicolare informazioni, cultura e intrattenimento, modellando in modo profondo vari ambiti della società.

F2 Radio Lab, la radio dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II, presenterà il suo “Workshow – speciale 100 anni della Radio”, per raccontare quello che la radio oggi rappresenta per i giovani, come mezzo d’informazione, come compagnia quotidiana e come spazio di creatività;

Radiophonica dell’A.Di.S.U. Umbria proporrà un dibattito su “Radiofonici italiani: generazioni a confronto”. Qui si analizzeranno i cambiamenti nelle modalità di fare radio, mettendo a confronto vecchie e nuove generazioni di chi ha lavorato in radio in epoche diverse.

UniBg on Air, la radio dell’Università degli Studi di Bergamo, presenterà “Ancora sull’Onda”, programma che offre un’altra chiave di lettura della storia della radio. Partendo da un confronto tra il modello americano, quello inglese e quello italiano durante il fascismo.

Unica Radio dell’Università degli Studi di Cagliari chiuderà la diretta con una prospettiva futuristica: “Il futuro della radio”. In un’epoca di streaming e podcast, la radio continua a essere un mezzo dinamico e in evoluzione. Si discuterà di come potrebbe cambiare nei prossimi anni, mantenendo però viva la sua essenza di mezzo inclusivo e universale.

Un secolo di innovazione e passione

La celebrazione del centenario della radio italiana non è solo un omaggio al passato, ma anche una riflessione sul presente e uno sguardo al futuro. In un mondo sempre più dominato dalla multimedialità e dalla velocità dell’informazione, la radio continua a offrire un’esperienza intima e immediata, capace di coinvolgere profondamente l’ascoltatore.

Le radio universitarie, con la loro energia creativa e il loro spirito innovativo, sono il simbolo perfetto di questa tradizione in continua evoluzione. Il 6 ottobre, le voci di studenti, giornalisti e appassionati si uniranno per raccontare come la radio sia riuscita a rimanere un mezzo vivo, vitale e, soprattutto, connesso al suo pubblico.

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