Oggi l’Adiconsum Cisl, rappresentata dal presidente Giuseppe Di Luca, è stata ricevuta dai vertici dell’Assemblea Territoriale Idrica (Ati) di Enna per discutere le problematiche legate alla crisi idrica che sta colpendo il territorio provinciale e le nuove turnazioni nell’erogazione dell’acqua, che stanno creando notevoli disagi per cittadini e imprese.
“È stato un incontro positivo, franco e costruttivo – ha dichiarato Di Luca al termine della riunione –. Ringraziamo il presidente dell’Ati, Nino Cammarata, sindaco di Piazza Armerina, e il direttore, Dott. Ing. Stefano Guccione, per aver accolto la nostra richiesta di dialogo. Noi, come Adiconsum, avevamo già sollevato alcuni mesi fa il problema della siccità e della crisi idrica, e purtroppo la politica non si è fatta trovare pronta a gestire ciò che stiamo vivendo oggi. Non puntiamo il dito contro nessuno, ma nell’incontro odierno abbiamo chiesto soluzioni concrete per alleviare i disagi della popolazione”.
Durante il confronto, l’Ati ha rassicurato che i sindaci dei vari comuni stanno lavorando per individuare fonti alternative di approvvigionamento idrico, come la ricerca di nuovi pozzi. Una volta che queste risorse saranno operative, ha comunicato l’Ati a Di Luca, si potrà valutare la possibilità di ridurre l’intervallo tra i turni di erogazione dell’acqua. È stato inoltre spiegato che l’erogazione idrica continua a essere garantita durante le ore notturne secondo i turni vigenti, ma ora dovrebbe essere prolungata anche durante la mattinata per assicurare una fornitura più continua.
L’Adiconsum Cisl ha, inoltre, espresso il proprio disappunto per non essere stata mai convocata in occasione dei confronti con i consigli comunali, i sindaci o l’ente gestore.
“È fondamentale – ha ribadito Di Luca – che le associazioni dei consumatori siano coinvolte in modo attivo in questi tavoli di discussione, affinché le esigenze dei cittadini siano ascoltate”.
“Per quanto riguarda le bollette – ha proseguito Di Luca – ci è stato detto che dal 1° gennaio le partite pregresse non saranno inserite perché è scaduto il termine della restituzione della somma da parte degli utenti alla società Acquaenna. L’Ati si è impegnata, inoltre, a verificare la possibilità di ridurre alcune voci relative alla bollettazione del 2023. Abbiamo contestato il fatto che queste bollette siano state inviate con oltre un anno di ritardo e in un momento poco opportuno. Per quanto riguarda, invece, le bollette del 2024, limitatamente al periodo dell’emergenza idrica, abbiamo proposto che chi dimostrerà, siano essi attività commerciali o utenze private, di aver acquistato acqua, riceva un ristoro una tantum relativo alla fatturazione per l’anno 2024. Anche questa nostra proposta è stata accolta positivamente dai vertici dell’Ati, ma dovrà essere successivamente valutata e approvata”.
Adiconsum resterà vigile sull’argomento, continuando a lavorare per la tutela dei diritti degli utenti.
“L’incontro di questa mattina – ha concluso Di Luca – è la dimostrazione che con confronti aperti e produttivi si possono trovare soluzioni condivise, almeno per ridurre i disagi legati a questa grave problematica”.
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