Come già accennato nel comunicato di ieri giorno 14 novembre c.a. è prevista una manifestazione con corteo dell’intera comunità scolastica e dei genitori del Liceo Scientifico P. Farinato congiuntamente al Liceo N. Colajanni. Il punto di incontro per il corteo sarà davanti l’ingresso principale del Liceo Scientifico P. Farinato alle ore 9.00. Il corteo proseguirà per il Viale Diaz in direzione Via Vittorio Emanuele per confluire in fine lungo la Via Roma con un sit-in in Piazza Prefettura.
I ragazzi che ancora oggi sono in co-gestione, in quell’occasione condivideranno pensieri, manifesti e messaggi in dono per tutti coloro che vorranno partecipare all’evento.
Alle ore 11.00 una delegazione sarà accolta da S.E. il Prefetto per un confronto sui temi della mobilitazione affinché la normativa stessa diventi centrale per una soluzione definitiva contro qualsiasi taglio e dimensionamento ulteriore all’interno di una Provincia che continua a rimanere la più povera d’Italia e non può più permettersi di perdere un solo posto di lavoro con graduatorie incrociate che determineranno una sicura e consistente soprannumerarietà in merito al personale docente e ATA, una possibile perdita dei locali di una delle due scuole in questione che provocherà un’ ulteriore contrazione.
Non ultimo il diritto allo studio degli alunni verrebbe leso da un’organizzazione elefantiaca con più di 900 alunni in un territorio montano che secondo la normativa regionale vigente prevede il mantenimento dell’autonomia nelle scuole con 400 alunni, la realizzazione dei poli in area metropolitana di alta densità demografica e la normativa nazionale che garantisce all’interno di un parametro di 900 alunni un sistema di “compensazioni” dalle province più grandi a quelle più piccole o all’interno della stessa Provincia. Per tutti i tagli subiti all’interno della Provincia negli ultimi dieci anni che hanno portato il numero delle scuole del territorio da oltre 60 a circa 27 è certo che con un meccanismo di compensazioni già interno alla stessa Provincia (che vede tutti Istituti Comprensivi e IIS Superiori di oltre 800 alunni persino nei territori montani) il territorio di Enna potrebbe, anzi dovrebbe non essere toccato per i prossimi dieci anni.
Per questo, come più alta Istituzione del territorio chiediamo che venga fermato questo eventuale scempio che si commetterebbe in sfregio alla normativa e che arrecherà un ulteriore danno alla Provincia.
Data l’importanza della questione invitiamo tutta la cittadinanza, il Sindaco della città di Enna, la Deputazione Nazionale e Regionale del territorio, tutte le famiglie e tutte le organizzazioni sindacali confederali e di categoria territoriali e regionali.