KARATE – domenica 19 gennaio 2025 a S. Stefano di Camastra(ME) – 20 atleti dello Shotokan Club di Barrafranca allo stage con il campione olimpico e pluricampione mondiale Luigi Busà

5 selfie Busà con agonisti

Inizia alla grande la 46° stagione sportiva dello Shotokan Club di Barrafranca. Venti atleti del sodalizio sportivo che opera nel nostro territorio dal 1979 ha partecipato domenica scorsa a una vera e propria full immersion che ha coinvolto grandi e piccini in questo stage organizzato dall’A.S.D. LIBRA.

Il PALACERAMICA di S. Stefano di Camastra ha ospitato un momento di incontro e di confronto con il più grande atleta della storia del karate italiano. Luigi Busà, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e campione del mondo nel 2006 e nel 2012, è stato infatti protagonista di un allenamento aperto ai karateka di ogni età e di ogni categoria a cui è stata proposta una preziosa opportunità di crescita personale, miglioramento e motivazione in un’occasione tutta da vivere. Dopo il saluto di benvenuto da parte degli organizzatori e quello dell’assessore allo sport di S. Stefano Camastra che ha voluto accanto tutti i tecnici presenti delle società sportive della FIJLKAM (Federazione Sportiva Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali), si è entrati subito nel vivo della giornata effettuando alcuni esercizi propedeutici di attivazione mentale, il campione ha spiegato ai partecipanti alcune combinazioni tecniche e i “segreti” per una corretta applicazione. Con sguardo attento verso i ragazzi, si è dimostrato sempre pronto a correggerli ed aiutarli, condividendo esercizi e dettagli che lo hanno aiutato a raggiungere l’oro olimpico. È stata una mattinata intensa di formazione di cui hanno potuto beneficiare 20 atleti dello Shotokan Club di Barrafranca, accompagnati dal Maestro Francesco Strazzanti da sempre impegnato a diffondere quei valori fondanti delle arti marziali, non solo sul tatami ma anche e soprattutto nella vita. Gli atleti: Mirea Bilardi, Aurora Collura, Carol Collura, Salvatore Corso, Angelo Costa, Raniero Costa, Simone Cumia, Andrea Di Fede, Antonio Ferreri, Matteo Gerbino, Simone Guerreri, Giuseppe La Loggia, Lo Bartolo Giuseppe, Dario Messina, Daniele Paternò, Flavio Pilotta, Alfredo Russo, Giulio Russo e Angelo Tambè hanno ascoltato con attenzione le parole di Luigi Busà in merito all’importanza del karate, sport che gli ha permesso di superare le difficoltà della vita, in particolare quelle legate al bullismo che lui ha subito da piccolo.

Un esempio perfetto per chi fa sport ogni giorno, sia per ottenere grandi risultati sia per il proprio bene fisico e psicologico, dalla mia esperienza, ha proseguito Busà, posso affermare che “fare karate rappresenta bellezza, passione e sogno che portano i giovani ad imparare le regole del vivere civile, il rispetto per gli altri e a sconfiggere le proprie paure e insicurezze”.

Il karate diventa quindi uno sport da combattimento esemplare per il controllo delle emozioni, essendo uno spazio sicuro e controllato, fatto di regole e disciplina.

Per il campione, così come per tanti altri atleti che praticano le varie discipline della FIJLKAM, il Karate è diventata anche un’opportunità lavorativa dato che è stato chiamato in forza al Centro Sportivo dei Carabinieri come tanti altri nei vari gruppi sportivi della Polizia, Guardia di Finanza, ecc..