PIETRAPERZIA. Il dramma dei commercianti in attesa dei fondi PNRR: quando la burocrazia comunale compromette lo sviluppo economico.
Una vicenda emblematica di lentezza burocratica sta scuotendo la comunità di Pietraperzia, dove sei commercianti attendono ancora l’erogazione dei contributi PNRR a fondo perduto – ciascuno superiore a 20.000 euro – come prima tranche, destinati all’avvio delle loro attività. La storia, iniziata nell’ottobre 2022 con la pubblicazione del bando “Fondi per i Comuni Marginali”, si è trasformata in un caso paradigmatico di come le inefficienze della pubblica amministrazione possano compromettere lo sviluppo economico locale e frustrare le legittime aspirazioni imprenditoriali dei cittadini. Nonostante l’approvazione delle domande e la variazione di bilancio deliberata dalla giunta comunale nel dicembre 2022, il percorso si è arenato in un limbo burocratico che ha causato danni irreparabili ad alcuni esercenti. La situazione è particolarmente drammatica considerando che alcuni commercianti, che avevano investito risorse e speranze nelle proprie attività confidando nel sostegno promesso, sono stati costretti a chiudere i battenti, mentre altri si trovano sull’orlo del fallimento, impossibilitati a realizzare i loro piani economici per mancanza delle risorse attese. L’avvocato Federica Miccichè, che rappresenta i sei commercianti, ha evidenziato l’assurdità della situazione, sottolineando come in altri Comuni le prime due tranche siano già state erogate e si stia procedendo con le rate successive. Particolarmente grave e paradossale appare la situazione venutasi a creare, al riguardo, nella cittadina del castello Barresio. Infatti, a seguito della lettera di diffida e messa in mora inviata al Sindaco di Pietraperzia tramite PEC l’11 dicembre 2024, non è stato dato riscontro alla nota alfine di esplicitare le ragioni del mancato adempimento. Ciò ha determinato e determina gravi danni economici alle odierne attività. con gravi ripercussioni circa le legittime istanze dei cittadini A seguito di tutto questo e allo scopo di venire a capo della situazione, i sei commercianti – rappresentati dalla avvocatessa Federica Micciché – hanno chiesto un incontro con il sindaco per conoscere lo stato delle cose prima di intraprendere eventuali azioni giudiziarie. Tale incontro si e svolto nell’ufficio comunale del sindaco il 6 febbraio 2025. il primo cittadino di Pietraperzia Salvuccio Messina attribuisce il ritardo all’avvicendamento di quattro responsabili del settore economico-finanziario. Tuttavia é da registrare, a seguito di tutta questa vicenda, che tale giustificazione appare come una debole scusa che non può in alcun modo legittimare il grave pregiudizio economico inflitto ai cittadini che hanno creduto nel rilancio del loro territorio. Considerato che gli enti locali hanno precisi obblighi di attuazione tempestiva ed efficace degli interventi PNRR, e le carenze organizzative interne non possono costituire una valida giustificazione per il mancato adempimento di tali obblighi. La somma complessiva di 154.000 euro, destinata ai sei esercenti, rimane bloccata nelle casse comunali, mentre le attività commerciali soffrono e alcune sono già state costrette alla chiusura. Il persistente silenzio dell’amministrazione comunale sulla diffida dell’11 dicembre 2024 ha spinto l’avvocato Miccichè a valutare l’opportunità di intraprendere ulteriori azioni legali per tutelare i diritti dei suoi assistiti, considerando che il comportamento dell’ente configura un chiaro caso di silenzio-inadempimento, censurabile nelle sedi giurisdizionali competenti. “La promessa del sindaco di sbloccare la situazione entro la prossima primavera – dichiara l’avvocatessa Federica Micciché – suona come l’ennesimo rinvio di fronte a una situazione che richiede invece interventi immediati”. “Il caso di Pietraperzia – conclude l’avvocata Federica Micciché – dimostra come le inefficienze amministrative e la mancanza di risposte concrete alle legittime istanze dei cittadini possano trasformarsi in veri e propri ostacoli allo sviluppo economico locale, frustrando le aspettative di chi ha scelto di investire nel proprio territorio, confidando nella corretta gestione delle risorse pubbliche destinate alla crescita della comunità”. GAETANO MILINO