ENNA. “Rischi di compenetrazione mafiosa nei grandi appalti pubblici in Sicilia”.

Salvo Carnevale Fillea Cgil Enna

Lo dice a chiare lettere la Fillea Cgil Enna: Il focus, sul raddoppio ferroviario in provincia. “In un contesto di crescente preoccupazione per ciò che accade in Sicilia, dove per l’ennesima volta le indagini della magistratura fanno emergere una dilagante compenetrazione tripla tra politica, burocrazia e criminalità organizzata, crediamo sia estremamente necessario – per la sicurezza e la trasparenza nei grandi appalti pubblici – adottare tutte le soluzioni possibili per contrastare il rischio di compenetrazione mafiosa nelle infrastrutture strategiche della Sicilia, in cui le infiltrazioni mafiose potrebbero compromettere l’integrità dei progetti”. Così Salvo Carnevale, segretario generale della Fillea Cgil di Enna, che aggiunge: “Il raddoppio della linea ferroviaria che attraversa la provincia di Enna, con l’obiettivo di migliorare la connettività e la mobilità nell’isola, vale più lotti, pioggia di miliardi di euro, più di un migliaio di operai, molto subappalto e rappresenta grande appeal nei confronti della criminalità organizzata, tradizionalmente interessatissima alle grandi opere. Il progetto, di enorme rilevanza per lo sviluppo economico e sociale della regione, è stato finanziato con fondi pubblici e richiede rigorose misure di controllo per evitare il rischio di infiltrazioni mafiose”.  Carnevale continua: “Le organizzazioni mafiose, storicamente radicate nel tessuto socio-economico siciliano, vedono nei grandi appalti pubblici un’opportunità per espandere la propria influenza e aumentare i loro profitti illeciti. Attraverso l’infiltrazione nei lavori di costruzione, approvvigionamento e subappalto, la mafia può esercitare un controllo diretto sui flussi di denaro e sulle risorse, minando la trasparenza e l’efficienza del progetto. Ma non è solo questo: numerose indagini, studi e indicatori dimostrano come la parola ‘compenetrazione’ equivalga a supporre, con buona certezza, come non vi sia solo la mafia a caccia di grandi appalti. Preoccupa il percorso inverso, la ricerca, da parte di soggetti che navigano dentro la legalità, a cercare un consenso nell’area grigia cercando aiuto nella criminalità organizzata. È illusorio pensare che dinanzi a tutto questo non vi siano attivi, da tempo, i canali di comunicazione da criminalità organizzata e colletti bianchi nel tentativo di traguardare profitti, aumentare potere e istituzionalizzare legami perversi nel territorio”. Il segretario generale della Fillea Cgil Enna conclude: “Per arginare i rischi di compenetrazione mafiosa, è fondamentale adottare misure preventive e repressive efficaci. Tra queste: monitoraggio costante delle procedure, in particolare del subappalto e dell’approvvigionamento di materiali, con verifiche approfondite sui partecipanti e sui loro legami. Rafforzamento della cooperazione tra le forze dell’ordine, le autorità giudiziarie, gli attori sociali e gli enti locali per condividere informazioni e coordinare le azioni di contrasto applicando i protocolli siglati. Promozione della trasparenza nelle procedure amministrative e incentivazione di comportamenti etici e legali da parte di tutti gli attori coinvolti. La tutela dei singoli che possono denunciare eventuali ‘azioni forzate’ da parte di taluni soggetti in grado di alterare la normale convivenza civile, la libera imprenditoria e la libertà delle scelte. La lotta contro la compenetrazione mafiosa nei grandi appalti pubblici richiede un impegno costante e concertato da parte di tutte le istituzioni e della società civile. Non possiamo sperare che la magistratura, da sola, risolva i problemi. È anche attraverso una vigilanza attiva e una collaborazione sinergica che sarà possibile garantire la realizzazione dei progetti infrastrutturali in Sicilia, preservando la legalità e la sicurezza della comunità”. GAETANO MILINO