MAZZARINO. Operazione “Chimera”. Concessi gli arresti domiciliari a Marco Gesualdo.

La Corte di Assise d’Appello di Caltanissetta ha disposto la sostituzione della misura cautelare in carcere e, per l’effetto, ha concesso gli arresti domiciliari al mazzarinese Marco Gesualdo. Lui era stato arrestato nel settembre 2021 nell’ambito dell’operazione “Chimera” di Mazzarino, con le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso ex art. 416 bis codice penale, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti ex art. 74 D.P.R. 309/1990 aggravata dal fatto di essere l’associazione armata, oltre a diversi reati fine, tra cui l’aver realizzato una piantagione di marjuana al fine di agevolare l’associazione mafiosa. La decisione della Corte d’Appello arriva a seguito di un significativo ridimensionamento del quadro accusatorio nei confronti di Gesualdo, difeso dall’Avvocato Giuseppe Piazza (classe 1988). Infatti, dopo l’assoluzione dal reato di associazione mafiosa avvenuta in primo grado, la Corte di Assise di Appello ha assolto Marco Gesualdo dal reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, per tutte le condotte successive a settembre 2018, escludendo, altresì, l’aggravante dell’associazione armata per la residua condotta contestata, assolvendolo, inoltre, per alcuni episodi di spaccio. L’enorme ridimensionamento del quadro probatorio, oltre a comportare uno sconto di pena di 3 anni e 10 mesi, ha portato a una rivalutazione della necessità della custodia cautelare in carcere, ritenuta non più proporzionata. GAETANO MILINO