MAZARA DEL VALLO. Sequestrati ad 8 soggetti beni per un milione e settecentomila euro.

L’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri (provincia di Roma) e condotta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Trapani su disposizione del GIP della stessa città laziale. Nello specifico gli otto soggetti – 3 società e cinque persone – avrebbero beneficiato, secondo le ‘accuse, di finanziamenti garantiti dallo Stato pur non avendone diritto. Le accuse mosse riguardano indebita percezione di finanziamenti garantiti dallo Stato e autoriciclaggio. A conclusione di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri (RM), militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di 1,7 milioni di euro emesso dal GIP del Tribunale di Velletri (RM) nei confronti di tre società e di cinque persone fisiche ritenute parte di un sodalizio radicato nella città di Mazara del Vallo dedito all’indebito conseguimento di finanziamenti garantiti dallo Stato per fronteggiare l’emergenza da COVID-19. Contestualmente sono state eseguite molteplici perquisizioni locali nei confronti degli indagati nelleprovince di Trapani e Palermo.Le indagini sono iniziate nel 2023, allorquando l’attività info-investigativa posta in essere dai militari della Tenenza di Mazara del Vallo ha permesso di acquisire significativi elementi di sospetto in ordine alla veridicità di diverse operazioni di compravendita di prodotti ittici intercorse tra due società operanti nel territorio di Mazara del Vallo e una terza società con sede ad Anzio (RM), non più operativa e intestata formalmente a prestanome. In particolare, dalle indagini è emersa una consistente mole di false fatturazioni tra tali società attinenti adoperazioni oggettivamente inesistenti di acquisto e vendita di prodotti ittici che hanno costituito il presupposto dibilanci d’esercizio gonfiati e false dichiarazioni fiscali, con il preciso scopo di far apparire la società con sede adAnzio (RM) solida sotto l’aspetto patrimoniale, reddituale e finanziario, condizione che ha consentito diavanzare (e poi ottenere) indebitamente, negli anni 2020, 2021 e 2022, richieste di finanziamento ad istituti dicredito coperti dalla garanzia dello Stato di cui alla legge 662/1996 per complessivi 1.418.000 euro. Le indagini eseguite hanno consentito, altresì, di contestare agli indagati il delitto di autoriciclaggio di una parte delle liquidità finanziarie rivenienti dai delitti commessi, per oltre 280 mila euro. L’operazione testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza, in ragione delle sue peculiari prerogativedi forza di Polizia Economico-finanziaria, nel garantire la corretta allocazione delle risorse pubbliche neiconfronti delle imprese in difficoltà e nel perseguire comportamenti illeciti particolarmente dannosi perl’economia nazionale, a tutela del bilancio dello Stato e dell’Unione europea. L’attività si colloca nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza. GAETANO MILINO