PIETRAPERZIA. La Pro Loco di Pietraperzia si oppone al progetto di un mega-parco eolico.

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 Il parco eolico in questione, secondo il progetto, dovrebbe sorgere a partire dalla contrada “Marano” di Pietraperzia fino a spingersi in territorio di Barrafranca.  Da registrare che proprio a “Marano” ci sono numerose antiche fornaci per la lavorazione del gesso. Il progetto prevede, l’impianto di 32 torri ognuna delle quali è alta duecento metri. Tanto per avere l’idea, l’altezza di ogni torre sarà più del doppio della Statua della Libertà di New York che è alta – partendo dalla base del piedistallo alla punta della torcia – 93 metri. Intanto il geologo Salvatore Palascino, presidente della Proloco di Pietraperzia, ha scritto una lettera con la quale evidenzia che la Pro Loco cittadina contesta tale mega struttura. La lettera di Salvatore Palascino è indirizzata al Sindaco del Comune di Pietraperzia Salvuccio Messina, al Presidente del Consiglio Comunale della stessa cittadina Giuseppe Micciché e all’architetto Paolo Vaccaro, Responsabile del 3° Settore del Comune di Pietraperzia. II presidente della Pro Loco di Pietraperzia Salvatore  Palascino ha elencato i nomi dei soci fondatori della Pro Loco di Pietraperzia, nel 1964, “per onorarne la memoria in questo momento critico per il territorio di Pietraperzia” Questo il documento integrale a firma di Salvatore Palascino: “Al Sindaco del Comune di Pietraperzia Geometra Salvuccio Messina, Al Presidente del Consiglio Comunale di Pietraperzia Dottore Giuseppe Miccichè e Al Responsabile del 3° Settore del Comune di Pietraperzia Architetto Paolo Vaccaro  Oggetto: Opposizione al progetto di un parco eolico composto da 32 torri denominato “BARPIE” di potenza massima complessiva di MW 144 nei comuni di Barrafranca e Pietraperzia (EN). Dall’analisi del progetto, che prevede la realizzazione nel nostro territorio di un enorme campo eolico composto da 32 torri di altezza superiore ai 200 metri, appare inimmaginabile pensare che mente umana possa solo aver preso in considerazione tanto, e con tale disprezzo per tutto ciò che per noi rappresenta un valore inestimabile e la fortuna certa di vivere in questi luoghi”. Appare estremamente offensiva – scrive ancora Salvatore Palascino – anche solo la scelta di questa comunità e del suo territorio per tutto questo. La decisione di pubblicare gli atti progettuali all’Albo Pretorio senza condivisione diffusa e nel silenzio assoluto dal 20 dicembre 2024 al 3 gennaio 2025, noto periodo di distrazione natalizia, dice tutto senza alcuna necessità di aggiungere altro”. Il geologo Palascino aggiunge: Nel 1964, oltre sessanta anni fa, un rilevante numero di abitanti di Pietraperzia, il cinque di agosto, si ritrovò innanzi al Notaio Thea Pagliuso per costituire “La ProLoco Pietraperzia” e segnare una strada di sviluppo legata alla tutela e alla valorizzazione dei beni paesaggistici, architettonici, archeologici e naturalistici di questo territorio, in controtendenza ad altre comunità che svendevano negli stessi anni i loro, nell’illusione di un altro tipo di sviluppo e di un’altra economia, risultate non molto tempo dopo fallimentari. In rispetto delle scelte fatte da questi padri fondatori e costituenti della Carta Statutaria della “ProLoco Pietraperzia” e per onorarne la memoria, in questo momento di forte pericolo per il territorio che a suo tempo hanno voluto proteggere e valorizzare, si vogliono ricordare i loro nomi: 1. Anzallo Filippo, insegnante; 2. Lalomia Antonio, insegnante; 3. Mirabella Filippo, avvocato; 4. Falciglia Angelo, medico; 5. Potenza Francesco, impiegato; 6. Milazzo Salvatore, studente; 7. Farulla Rosario, insegnante; 8. Nicoletti Rosario, avvocato; 9. Mendola Roberto, medico; 10. Falzone Salvatore, impiegato; Fiorino Liborio, impiegato; 12) Falzone Antonino, insegnante; 13. Cilano Liborio, medico; 14. Gangitano Carlo, insegnante; 15 . Anzallo Filippo, impiegato; 16. Pititto Giovanni, impiegato; 17. Barrile Giovanni, insegnante; 18. Di Marco Diego, studente universitario 19. Culmone Giovanni, insegnante; 20. La Monica Salvatore, studente universitario; 21 Miccichè Calogero, impiegato; 22. Giordano Salvatore, insegnante; 23. Di Dio Calogero, ragioniere; 24. Toscano Giuseppe, commerciante; 25. Fiorino Paolo, impiegato; 26. Nocera Cosimo, ragioniere, nato nel 1899; 27. Attanasio Gennaro, dottore in lingue; 28. Spampinato Giovanni, minatore; 29. Tripoli Filippo, insegnante; 30. Bellomo Calogero, geometra”. “La valutazione del progetto – si legge ancóra nella lettera di Salvatore Palascino – e di quanto si vuole realizzare, ci fa opporre e chiedere: 1) Ormai da oltre 100 anni lo sforzo economico statale e regionale, come motore di sviluppo di questa comunità, ha fatto enormi investimenti nell’agricoltura, nella valorizzazione delle aree archeologiche e nelle aree naturalistiche locali con somme ingentissime. Tutto questo sforzo economico verrebbe in un solo colpo sperperato. Quale compensazione economica è stata prevista a favore degli enti che hanno finanziato e a carico della società proponente? 2) In un territorio frequentemente attraversato dai fuochi in agricoltura e in aree archeologiche anche vicine all’abitato, quale possibilità avranno i Canadair o elicotteri di intervenire in loro difesa? Nessuna compensazione economica a favore degli agricoltori e dell’indotto turistico è stata prevista a carico della società proponente; 3) Quanto verrà limitata l’attività dell’elicottero del 118 nel territorio interessato? Nessuna soluzione alternativa a carico della società proponente è stata prevista; 4) La modifica al paesaggio, quale bene primario della popolazione tutelato in Costituzione, limiterà per tutta la vita lo sviluppo intrapreso dalla comunità anche con la costituzione della “Pro Loco Pietraperzia”. Tale violenza sul paesaggio non viene in nessun modo compensata economicamente dalla società proponente; 5) Gli ingenti costi per il ripristino dello stato dei luoghi a seguito di possibili modifiche delle esigenze energetiche nazionali, che devono prevedere anche l’eliminazione del sistema fondazionale delle torri, non sono stati previsti a carico della società proponente”. Il geologo Salvatore Palascino conclude: “Tutti questi elementi costituiscono sufficienti motivi non solo di rigetto, ma di restituzione al mittente della documentazione progettuale con l’apposizione della dicitura “Restituito anche perché offensivo delle Comunità di Pietraperzia e Barrafranca”. GAETANO MILINO