PIETRAPERZIA. Silenzio e profonda devozione a “Lu Signuri di li fasci” del Venerdì Santo.

Si tratta di una delle feste più sentite e partecipate che richiama tantissime persone anche da altri centri della Sicilia e da oltre Stretto. Tanti arrivano anche dall’estero per assistere dal vivo a un evento che suscita tanta commozione dall’inizio alla fine. Anche nell’edizione 2025 sono circa duecento le fasce di lino bianco che vengono legate a metà della loro lunghezza. Ad organizzare la festa, il parroco pro tempore della Chiesa Madre “Santa Maria Maggiore” e la confraternita “Maria Santissima del Soccorso”. I riti del Venerdì Santo cominciano alle ore 15,00 con la calata, dalla nicchia della Chiesa del “Carmine”, del Crocifisso che costituisce l’anima portante di “Lu Signuri di li fasci”. Il tutto al grido di “Pietà e Misericordia Signuri”. Subito dopo, il Crocifisso viene portato in processione nella vicina Chiesa Madre per la celebrazione della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo. Al termine delle celebrazioni, il Crocifisso viene riportato nella chiesa del Carmine, per il rito di “Li Misureddi”. Si tratta di strisce di raso rosso che vengono fatte baciare al Crocifisso e poi vengono annodate ai polsi dei devoti che ne fanno richiesta. Intanto fuori dalla chiesa del Carmine vengono portate la vara, la trave verticale e le travi orizzontali che, durante la processione, vengono portate a spalla da innumerevoli portatori. Sulla “Vara” viene fissata la trave verticale, alta nove metri: Nella parte sommitale di tale “asta” si fissa un cerchio di ferro a cui vengono annodate, a metà della loro lunghezza, le fasce. Ognuna di tali fasce è larga 40 centimetri e lunga 33 metri, tanti quanti erano gli anni di Cristo. Ogni fascia è frutto di voto e si tramanda da padre a figlio. Al di sopra del cerchio in ferro viene fissato un globo multicolore che simboleggia il mondo. Su di esso viene fissato il crocifisso. Il clou di “Lu Signuri di li fasci” è rappresentata, alle ore 20,00, dalla alzata della trave – che fino ad allora era rimasta in posizione orizzontale – al grido di “Pietà e Misericordia Signuri”. La alzata dopo tre colpi di mazza sulla trave, chiaramente percepibili, visto il silenzio più assoluto nonostante la folla strabocchevole, Subito dopo, prende il via la processione. All’altezza della Chiesa Madre si aggiunge il fercolo dell’Addolorata portata a spalla dalle consorelle della confraternita omonima. A chiudere la processione, l’Urna con il Cristo Morto. In processione la confraternita di “Maria Santissima del Soccorso”. Ad accompagnare la processione stessa, tre bande musicali. Molto suggestivo il passaggio di “Lu Signuri di li fasci” dalle vie più strette. In questi casi, le fasce vengono tirale o allentate e messe più strette per consentire e il passaggio dalle vie strette. A tale scopo “Lu Signuri di li fasci” viene portato in processione con un delicato gioco di equilibrio costituito dalle fasce che, a seconda delle necessità, vengono allentate o tirate. Molto bella la visione delle fasce in processione che rappresentano il, Calvario. Molto suggestiva “la girata”, alla Santa Croce, per consentire a “Lu Signuri di li fasci” di riprendere la via del ritorno verso la chiesa del Carmine. All’altezza della Chiesa Madre “Santa Maria Maggiore” le fasce vengono allargate per consentire il passaggio, sotto le stesse fasce, dell’Addolorata che viere riportata nella chiesa “Madre Santa Maria Maggiore”. All’arrivo nella chiesa del Carmine, la trave di “Lu Signuri di li fasci” viene abbassata e riportata in posizione orizzontale. Subito dopo, si procede con lo smontaggio del Crocifisso che viene riportato in chiesa con il rito di “lu passamanu” e al grido di “Pietà e Misericordia Signuri”. GAETANO MILINO

Divieto id sosta e transito nelle vie attraversate dalle processioni.
Lo ha stabilito il sindaco Salvuccio Messina. Il primo cittadino dà notizia attraverso un post su facebook Comune di Pietraperzia. Da registrare che, quest’anno, è previsto anche un carro attrezzi che entrerà “in azione” in caso di inosservanza di quanto stabilito dal sindaco Salvuccio Messina. Questo il testo integrale del post: “Comunico alla cittadinanza che, in occasione delle processioni del Venerdì Santo, della Domenica di Pasqua e San Vincenzo (mattina e sera) è stato istituito il divieto di sosta e transito nelle zone attraversate e interessate dalle processioni”. “In caso di mancata osservanza – scrive ancora il sindaco Salvuccio Messina – è prevista la rimozione del mezzo, per far sì che le processioni procedano col dovuto decoro e senza dover passare accanto alle macchine o fermarsi per mancanza di spazio”. E conclude: “Ringrazio anticipatamente per la vostra collaborazione. Il Sindaco”.