LEONFORTE. Camici Bianchi in processione per il Venerdì Santo

Camici Bianchi in processione per il Venerdì Santo: emozione a Leonforte presso lo storico ospedale in ristrutturazione
Lo scorso Venerdì Santo, 18 aprile 2025, a Leonforte è ritornata un’antica tradizione che si era perduta negli anni: donne e uomini dell’ASP di Enna hanno portato i fercoli del Cristo morto e della Madonna Addolorata in processione dentro il cortile dell’antico nosocomio.
I lavori di ristrutturazione del vecchio ospedale di Leonforte volgono ormai al termine, ed entro qualche mese lo storico presidio sanitario, chiuso ormai da 17 anni, tornerà operativo e disponibile h24 per offrire servizi assistenziali a tutti i cittadini. Così quando alla direzione strategica dell’ASP di Enna è stato chiesto, dalla comunità leonfortese, il permesso per rievocare un’antica tradizione ormai abbandonata da decenni, la risposta è stata pronta e benevola. L’ing. Mara Rindone, dell’ufficio tecnico dell’ASP, ha provveduto a concretizzare tutti i dettagli coordinando i lavori, del cantiere ancora in corso, con i superiori delle confraternite di Leonforte ed i vertici dell’ASP di Enna. Il Direttore Generale Dr. Mario Zappia ha voluto partecipare personalmente alla processione rispettando la promessa che qualche giorno prima, durante una visita periodica presso il pronto soccorso del nuovo ospedale, aveva fatto ai sanitari ed ai pazienti presenti dicendo: “Venerdì porteremo insieme la croce”.
Questa antica usanza, molto cara ai leonfortesi, voleva che appena la processione, che rievoca il corteo funebre del Venerdì Santo, fosse giunta nei pressi del vecchio ospedale, i portatori delle confraternite cedevano il caratteristico passo “annacato” al ritmo di marcia funebre ai camici bianchi dell’ospedale. Infermieri e medici, uomini sotto l’urna del Cristo morto e donne sotto quello della Madonna Addolorata, per far passare il corteo all’interno del cortile dell’ospedale vecchio permettendo così ai malati di affacciarsi dalle finestre e rivolgere ai fercoli qualche preghiera e una richiesta di aiuto. Un momento di grande emozione, una suggestiva consuetudine per tutta la comunità che assisteva in silenzio all’evento, e che quest’anno è tornata viva per la memoria dei più anziani e concreta per la conoscenza dei ragazzi.
Il Dott. Paolo Favazza, Superiore dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento di Leonforte tiene a sottolineare la capacità di ascolto dei vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna, che oltre a rendere possibile, dopo decenni di blocchi burocratici la riapertura della centralissima struttura sanitaria, tanto cara ed utile per tutti i cittadini, hanno voluto empaticamente partecipare in prima persona a questo simbolico primo passaggio della processione nella rinnovata esistenza dello storico nosocomio. “Per la confraternita è stato un onore ospitare il Dr. Zappia – dichiara il Superiore Favazza – è stato il primo Direttore Generale di sempre a voler fare la processione assieme a noi, e lo ha voluto fare non sfilando tra le autorità, ma come un qualsiasi credente tra la folla con umiltà e fede, i cittadini gli sono grati per come con dedizione, professionalità e umanità ha ridato lustro alla sanità leonfortese”.
Non è mancata qualche lacrima nei volti dei medici storici di Leonforte presenti alla processione, che hanno rivisto il loro amato ospedale riprendere vita e le vecchie tradizioni ritornare attuali.
La confraternita ha regalato al Direttore Generale un libro sulla propria storia con una dedica particolare che riporta anche una celebre frase di Madre Teresa di Calcutta, un concetto ispirante che riassume bene la mission della Direzione Strategica “quando la fede passa all’azione diventa amore, e l’amore che si trasforma in azione diventa servizio”.