Il prof. Fabio Accardi ci ha inviato una email e, come si rileva nel contenuto ha voluto rispondere a chiare lettere al giornalista Pietrangelo Buttafuoco, autore del libro “Buttanissima Sicilia” che contattato dalla redazione di adnKronos in un articolo comparso sul web il 29.10.15 sul web chiede a chiare lettere di togliere ai Siciliani lo Statuto Speciale.
[“D’accordissimo!!!”, “da siciliano dico di sì!”, “semplicemente sì!”. C’è desiderio di salvezza.] Come non essere “d’accordissimo” con Lei. Lo chieda ai forestali, ai lavori socialmente utili, ai cantieri di servizio, agli ex articolisti, che aspettano da troppi anni una stabilizzazione, se c’è desiderio di salvezza. Lo chieda agli agricoltori, ai piccoli commercianti che chiudono bottega, ai siciliani che tornano ad emigrare, a quei genitori che dopo anni di sacrifici vedono i figli andare via per completare gli studi o per trovare una sistemazione al nord o all’estero. Lo chieda ai siciliani che da troppo tempo bramano questa salvezza.Ma Lei veramente crede che tutti i mali della Nostra terra dipendano dallo Statuto speciale Siciliano e che in questi 70 anni se non siamo riusciti a creare una prospettiva è perchè “la speciale autonomia della
Regione siciliana ha comportato tutta una serie di lungaggini burocratiche” o piuttosto il male deriva dal susseguirsi di una classe politica ……….. (Metta Lei gli aggettivi a piacimento, sarà sicuramente più bravo di me) che non ha saputo governare nonostante gli ampi spazi che lo Statuto Speciale dà e che non ha saputo cogliere le opportunità dell’autonomia basti vedere la regione Val d’Aosta, le province autonome di Trento e di Bolzano. Se c’è voglia di salvezza c’è soprattutto voglia di chiarezza: è il revisionismo storico sia in un senso che in un altro certo non aiuta.
Caro Dott. Buttafuoco forse la stagione che vede coinvolti “i peggiori ceffi della scena regionale” è proprio questa dove l’acqua manca a Messina per cinque giorni e sembra una cosa normale, dove la più
importante arteria autostradale è letteralmente segata, dove su quattro strade tre sono sfasciate.
“L’arretratezza culturale e sociale della nostra povera disgraziatissima regione” è veramente, come sostiene Lei, causata dalla struttura delle nostre Istituzioni? Lo Statuto Speciale che da ampi poteri al Popolo siciliano nell’autodeterminarsi è veramente il cancro della Sicilia?
Francamente le sue esternazioni come le scelte di qualche ex deputato regionale “coraggioso” hanno più il sapore amaro di un “Si salvi chi può!” che di desiderio di salvezza.