Chiusura di viale Generale Cannada? No. A ribadirlo ieri una rappresentanza dei commercianti di viale Generale Cannada dopo che l’amministrazione tramite un’ ordinanza chiuso il viale al traffico veicolare per lavori che devono essere eseguiti sul torrente Tardara. I lavori sono necessari per la regimentazione delle acque piovane vicino al bivio Catena luogo in cui l’alluvione dell’ottobre del 1991 causò la morte a sei persone. L’arteria stradale però è di vitale importanza per chi arriva ed esce da Barrafranca, e visto l’urgenza dei lavori, però non era stato presentato uno sbocco alternativo nelle vicinanze. Per questo la protesta dei commercianti che proprio ieri assieme al vicesindaco facente funzione, Alessandro Tambè, hanno dimostrato le loro perplessità per le decisioni prese senza che gli uffici comunali avessero informato la cittadinanza.
“ L’amministrazione – afferma Alessandro Tambè – sta facendo tutto il possibile per dare un accesso alternativo e ridurre i disagi per la cittadinanza e ai commercianti di viale Generale Cannada”. La protesta è iniziata dopo che era stata data la comunicazione da parte dell’amministrazione che da martedì 1 dicembre il viale Generale Cannada non poteva essere percorribile percompletare i lavori di sistemazione del torrente Tardara entro i tempi prefissati, e non prorogabili, del 31 dicembre. Per questo l’amministrazione doveva emettere un’ ordinanza, in cui l’alternativa alla chiusura sarebbe stato il percorso di viale della Pace. I commercianti del viale hanno accolto con rancore la recente ordinanza di chiusura totale o parziale del viale Generale Cannada che nell’arco di pochi anni, se chiuso, potrebbe dare un altro duro colpo ai numerosi esercizi commerciali della zona. Ma a quanto pare la soluzione sarebbe dietro l’angolo e ad annunciarla è il vicesindaco Alessandro Tambè: “Abbiamo individuato un percorso alternativo che sarà attivato in brevissimo tempo e che permetterà di percorrere il viale Generale Cannada nella sua quasi totalità, eccetto solo l’ultimo tratto; un percorso che, opportunamente indicato, devierà poi il traffico veicolare verso la strada provinciale di piano Sitica”. Una soluzione che metterebbe fine ad una problematica che dura da tempo e che ha messo in agitazione i commercianti.