Oggi, martedì 08 dicembre 2015 alle ore 9.30, inizia ufficialmente il GIUBILEO STRAORDINARIO della MISERICORDIA, con l‘apertura della porta Santa in San Pietro. Questo rito, che si svolge dal 1499, segna ufficialmente l’inizio dell’Anno Santo. Si tratta di un accesso che è spalancato soltanto durante il Giubileo, mentre negli altri anni rimane sigillato da un muro. Oltre a San Pietro, presentano una Porta Santa anche le altre tre maggiori basiliche di Roma: San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. Difatti l’apertura della porta santa di San Giovanni in Laterano sarà domenica 13 dicembre alle ore 9:30 e quella della Chiesa di San Paolo Fuori le Mura per le ore 17.00. Seguirà poi il 1 gennaio del 2016, l’apertura della porta santa della Chiesa di Santa Maria Maggiore.
Novità di questo Giubileo è la presenza del Papa emerito Benedetto XVI, invitato da Papa Francesco a partecipare all’apertura della Porta Santa di San Pietro. L’Italia sarà rappresentata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti in rappresentanza del Governo, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il commissario straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca e il prefetto di Roma Franco Gabrielli.
Il rito prevede che il Papa, nell’atrio della basilica di S. Pietro, dia Tre colpi di martello sulla Porta Aurea. Subito dopo sarà demolito il muro innalzato al termine del Giubileo del 2000, per permettere al Pontefice di varcare per primo la soglia con un cero nella mano destra e la croce patriarcale nella sinistra. La porta sarà richiusa e murata alla fine dell’Anno Santo, il 20 novembre 2016. Dopo l’atrio di San Pietro, Bergoglio ha annunciato che il 13 dicembre spalancherà anche la Porta Santa della basilica di San Giovanni in Laterano, 592 anni dopo il suo predecessore, Papa Martino V, che per la prima volta nella storia degli anni giubilari, nel 1423, aprì la porta santa della cattedrale di Roma. Chiunque oltrepasserà le “Porte della misericordia” – scrive Francesco nella Bolla Misericordiae Vultus con cui è indetto il Giubileo della Misericordia – “potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, perdona e dona speranza”. Il passaggio dalla Porta Santa, oltre a simboleggiare la via verso la salvezza, il simbolo della Porta Santa indica anche la casa comune, immagine della Gerusalemme celeste, mentre il “muro” viene identificato con la “roccia” che, colpita, diventa fonte di salvezza. Inoltre il Papa, percuotendo il muro con il martelletto, ripete il gesto di Mosè che fa scaturire l’acqua dalla roccia per ristorare la sua gente.
Sempre il 13 dicembre saranno aperte le “Porte della misericordia” in ogni diocesi del mondo: potranno essere nelle Cattedrali o in una chiesa di speciale significato ma anche nei santuari, dove i pellegrini possono “trovare la via della conversione”, annota il Papa.