“La riapertura del Giudice di Pace è un importante traguardo per tutta la città di Barrafranca e per i paesi limitrofi”. A ribadire che a fine gennaio e i primi giorni di inizio febbraio riapre l’ufficio del giudice di Pace è l’ex consigliere provinciale, Giuseppe Regalbuto. Dopo la chiusura del giudice di Pace con decreto ministeriale del 2014 a salvare l’ufficio barrese è stato il decreto Millerporoghe in cui i termini del ministero per la riapertura sono stati ragionevoli in cui a lavorare fossero già dipendenti comunali in servizio, senza e senza dichiarazione di esuberi; come per altri comuni d’Italia i comuni come Barrafranca per l’apertura del giudice di Pace hanno impiegato tre unità per partecipare ad un corso di formazione, tutto a spese del Ministero. Al comune, quindi, dopo la riapertura spetteranno le spese di personale, ad esclusione del Giudice, utenze e sede. I corsi per i dipendenti comunali (Lidia Faraci, Gaetano Bernunzo e Filippo Aiello ) sono iniziati lo scorso per cui permetteranno la riapertura dell’ufficio del Giudice di Pace, tra poche settimane, e quindi, a fine gennaio . Dopo la chiusura sia l’ex consigliere provinciale che l’allora presidente del consiglio comunale barrese, Calogero Zuccalà, avevano inviato una nota ai due senatori Gibiino e Scilipoti i quali hanno avuto un incontro a Roma con il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri e spiegato la perdita di un servizio essenziali per i comuni del territorio e le
condizioni gravose per il mantenimento dell’ufficio. “Ci siamo sempre dichiarati disponibili – affermano Regalbuto e Zuccalà – a compiere qualsiasi sostenibile sforzo per la riapertura dell’importante servizio ai cittadini tanto che grazie a numerose sollecitazioni e al lavoro svolto da diversi avvocati, consiglieri e cittadini si sono riaperti i termini in tutt’Italia con scadenza 31 luglio. E quindi abbiamo impegnato l’amministrazione a fare richiesta con qualche settimana di anticipo al Ministero”. A carico del comune saranno gli oneri delle utenze ma non la figura ministeriale del giudice. “ Ci sembra un importante traguardo anche nell’ottica della riforma della giustizia – conclude Regalbuto – che delegherà al giudice di pace ulteriori importanti funzioni che non obbligheranno i cittadini di Barrafranca a recarsi a Enna con risparmio di costi e tempi importanti”. La sede del Giudice di Pace è posto al primo piano di una struttura che è di proprietà del Ministero.
In attesa del nuovo ordinamento che ha intenzione di snellire il lavoro dei tribunali, il Giudice di Pace è un magistrato onorario che, in via temporanea esercita funzioni di giudice solo in alcuni ambiti, particolarmente importanti però per i cittadini (ad esempio multe, liti condominiali).
Ha infatti competenze in materia civile, penale e amministrativa. Per esempio si occupa di cause relative a beni mobili non superiori a 2500 euro quali merci, veicoli, oggetti, somme di danaro, risarcimento danni entro 15mila euro circa (per esempio i danni derivati da sinistri stradali) o cause relative ai confini di una proprietà, cause relative ai servizi dei condomini. Nei piccoli comuni la funzione del Giudice di Pace è importante perchè svolge anche funzioni di conciliatore: i cittadini possono richiedere il suo intervento per giungere ad un accordo amichevole. Questo è possibile per ogni lite, senza limiti di valore e salvo che la materia non rientri nella competenza esclusiva di altri giudici. Per il penale il Giudice ha competenza a giudicare alcuni reati. Si tratta, soprattutto dì reati contro la persona, quali percosse, lesioni, diffamazione e ingiurie, ma anche reati contro il patrimonio come il danneggiamento. Per i reati penali, in caso di condanna il Giudice di Pace non applica pene detentive ma può infliggere pene pecuniarie o alternative come permanenza domiciliare o lavoro di pubblica utilità. E’ competente anche a decidere le cause di opposizione alle multe entro il limite di Euro 15.493,71 o cartelle esattoriali. Dura in carica 4 anni. Per Barrafranca riaprire l’ufficio del Giudice di Pace oltre all’importanza democratica, sociale e legale rappresenta un presidio di legalità.
Leyla Romano parteciperà al programma televisivo “Show dei Record” su Canale 5
Stasera alle 21,30 sarà presente su Canale 5