CARNEVALE- storia e tradizioni

CARNEVALE- storia e tradizioni

- in Barrafranca

carnevale_carroIl carnevale è una festa allegra e bizzarra, che comincia 24 giorni prima del “mercoledì delle ceneri”, giorno che segna l’inizio della Quaresima. La parola “carnevale” deriva dal latino medievale carnem levare (“eliminare la carne”) con riferimento al periodo di digiuno e astinenza dalle carni che si osservava durante la Quaresima. I caratteri della celebrazione del carnevale hanno origini in festività ben più antiche, come le dionisiache greche (le antesterie) o i saturnali romani. saturnali-carnevaleDurante queste feste si attuava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie, per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo e alla dissolutezza. Il noto storico delle religioni Mircea Eliade scrive nel saggio Il Mito dell’Eterno Ritorno: “Ogni Nuovo Anno è una ripresa del tempo al suo inizio, cioè una ripetizione della cosmogonia. I combattimenti rituali fra due gruppi di figuranti, la presenza dei morti, i saturnali e le orge, sono elementi che denotano che alla fine dell’anno e nell’attesa del Nuovo Anno si ripetono i momenti mitici del passaggio dal Caos alla Cosmogonia”. Il carnevale s’inquadra quindi in un ciclico dinamismo di significato mitico: è la circolazione degli spiriti tra cielo, terra e inferi. Il Carnevale riconduce a una dimensione metafisica che riguarda l’uomo e il suo destino. Posto tra “la morte” dell’inverno e la “rinascita” della primavera,  il Carnevale segna un passaggio aperto tra gli inferi e la terra abitata dai vivi. Le anime, per non diventare pericolose, devono essere onorate e per questo si prestano loro dei corpi provvisori: essi sono le maschere che hanno quindi spesso un significato apotropaico, poiché chi le indossa, assume le caratteristiche dell’essere ” soprannaturale ” rappresentato. A livello folkloristico il Carnevale è festeggiato con diverse manifestazioni, come sfilate di carri allegorici, pantomimiche o riti propiziatori. I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso, l’ultima Domenica e il Martedì grasso, ossia l’ultimi giorni prima dell’inizio della Quaresima. Per questi giorni viene usato l’aggettivo “grasso” in riferimento al consumo di cibi gustosi, soprattutto dolci, consumati in questi giorni, prima del digiuno quaresimale. In Italia famosi sono il Carnevale di Venezia, il Carnevale di Viareggio, in Sicilia il Carnevale di Acireale, il Carnevale di Sciacca e altri. Di grande spettacolarità è il Carnevale di Rio.

ostensorioPer la Chiesa cattolica il Tempo di carnevale è detto anche Tempo di settuagesima, che prima del 1969 indicava la terza domenica prima dell’inizio della Quaresima, corrispondente circa a settanta giorni prima della domenica di Pasqua. Esso considerava il carnevale come un momento per riflettere e riconciliarsi con Dio.  La storia della Settuagesima è intimamente legata a quella della Quaresima. Infatti, fin dal V secolo cominciava la sesta domenica prima di Pasqua, che corrisponde alla prima domenica dell’attuale Quaresima, e comprendeva i quaranta giorni che precedono il Giovedì Santo, considerato dall’antichità cristiana come il primo Mistero pasquale. Queste domeniche avevano un carattere penitenziale che, con la riforma del Vaticano II, hanno perso, diventando domeniche del Tempo ordinario. A livello liturgico si celebrano le Sante Quarantore (o carnevale sacro) che terminano, con qualche ora di anticipo, la sera dell’ultima domenica di carnevale.

Rita Bevilacqua

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