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L’ ex consigliere provinciale rende pubblici alcuni dati, molti dei quali pubblicati sul sito aziendale dell’ Ato Rifiuti in un momento in cui a Barrafranca vi è un’emergenza sanitaria per la presenza di tonnellate e tonnellate di rifiuti. “Condivido pienamente quanto ha dichiarato recentemente il sindaco di Enna Maurizio Dipietro quando dice che mantenere i superminimi all’ Ato Rifiuti nell’ attuale situazione di crisi è una bestemmia” è quanto dichiara l’ex consigliere Giuseppe Regalbuto. “ E’ scandaloso – continua Regalbuto – come diversi comuni della provincia, tra cui il comune dove vivo Barrafranca sia invaso dai rifiuti, è tutto il sistema rimane caratterizzato da sprechi, mancanza di trasparenza e soprattutto benefici contrattuali”. “ Per quanto riguarda la trasparenza è emblematico – dice Regalbuto – come l’ ultimo pubblicato del Collegio di liquidazione risalga al 22.12.2015, pertanto si presuppone che da due mesi l’ attuale Collegio non abbia deliberato nulla, mentre l’ ultimo verbale dell’ assemblea dei soci risale al 16 ottobre 2015, emblematico inoltre è il caso sul versante della trasparenza che vi è sul sito un’ avviso pubblicato il 20 gennaio del 2016 dove il responsabile dell’ anticorruzione e trasparenza avvisa e invita chiunque abbia interesse a far pervenire le proprie osservazioni e/o proposte relative al piano concedendo solamente due giorni tenuto conto che la scadenza è prevista entro e non oltre il 22.1.2016, in tal senso – continua Regalbuto – il Piano nazionale anticorruzione, dispone che per l’elaborazione ovvero per l’aggiornamento del piano, le Amministrazioni debbono utilizzare canali di ascolto in chiave propositiva da parte dei portatori di interesse e dei rappresentanti delle categorie degli utenti e di cittadini, ovviamente nel caso dell’ Ato di Enna due giorni sono apparsi sufficienti e credo che siano arrivate una miriade di osservazioni”. Il consigliere Regalbuto prosegue la sua analisi rendendo noti altri dati.
“ Mi meraviglia – comunica Regalbuto – come nel sito rilevo la mancanza della pianta organica societaria con relativi livelli, mentre sono stati conferiti 30 incarichi professionali nel 2015 di cui 5 a titolo gratuito, l’ indennità annua lorda dei due liquidatori e di € 38.382,37 ognuno, i sette appartamenti in corso Sicilia 73 di proprietà della VE.DA. Immobiliare srl adibiti a sede degli uffici costano 60,000 mila euro l’ anno con imminente lo sfratto perché non pagato l’ affitto, per quanto riguarda i livelli contrattuali dei dipendenti amministrativi beneficiari della 14° mensilità – continua Regalbuto – tra i livelli con responsabilità di ufficio nelle mansioni, ci sono circa 20 unità con il sesto livello, 5 con il settimo e ben 9 con l’ ottavo livello di cui alcuni con il riconoscimento del quadro, ad alcuni di questi viene anche riconosciuto il superminino aggiuntivo allo stipendio, i superminimi applicati mensilmente come riconoscimento della professionalità e competenza partono da un minimo di 100 euro ad un massimo di 2000 euro, il dipendente che percepisce la maggiore indennità salariale prende circa 115 mila euro l’ anno con un superminino di 2000 euro, mentre i due dirigenti percepiscono annualmente all’ incirca uno 159 mila euro con superminino di 1000 euro, l’ altro 148 mila euro con 100 euro di superminino, alla luce di tutto questo, nel garantire i livelli occupazionali – conclude Giuseppe Regalbuto – occorre subito da parte dei sindaci intervenire su chi ha responsabilità sulla gestione.”
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