BARRAFRANCA. Chi sono i responsabili dell’incompiuta d viale Generale Cannada? C’è indignazione da parte della cittadinanza per un possibile spreco di denaro pubblico per una strada su cui l’impresa ha eseguito lavori per un tratto di 400 metri del viale, e quindi in misura inferiore rispetto alle opere previste nel progetto e appaltate dalla Regione Siciliana. A oggi i lavori previsti nell’appalto originario non sono stati ultimati. Ad aver puntato i riflettori su viale generale Cannada sono stati diversi consiglieri comunali tra cui Giovanni Patti, Angelo Ferrigno, Giuseppe Vetriolo, Salvatore Puzzo, Salvatore Spataro e Salvatore Bevilacqua, i quali, già in tempi non sospetti, avevano presentato un’interrogazione sull’interruzione dei lavori relativo alla mitigazione del rischio di bivio Catena e la messa in sicurezza del viale Generale Cannada. L’interrogazione fu trasformata mesi fa anche in mozione ma sembrerebbe che nulla sia stato fatto. L’amministrazione ha dato risposta ma i consiglieri non sono stati soddisfatti.
«Oltre alle parole – afferma il consigliere comunale Giovanni Patti – ci vogliono i fatti. L’interrogazione poi trasformata in mozione è a difesa del territorio e si voleva impegnare il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici a porre in essere tutti gli atti i provvedimenti e le azioni utili a completare i lavori nel rispetto delle regole dell’arte, se del caso segnalando all’ente finanziatore eventuali negligenze o inadempienze dei vari soggetti coinvolti nel complesso procedimento amministrativo e al fine di adottare eventuali provvedimenti sanzionatori». Parte dei lavori prevedevano la realizzazione di un collettore per la raccolta di acque bianche da confluire sul torrente Tardara, un punto sensibile per il traffico veicolare che però durante le piogge provoca nella parte inferiore problemi di accumulo di acqua nella sede stradale.
Da li il timore che si potesse verificare la stessa alluvione del 12 ottobre del 1991 che provocò sei morti. L’interrogazione evidenzia come i lavori iniziarono nel settembre del 2013 da parte un’impresa del catanese “Lavori Pubblici” e a meno di un anno dei lavori il cantiere era stato rimosso e la strada aperta al traffico nonostante i lavori avrebbero dovuto interessare un tratto di circa 600 metri. L’impresa dei lavori ha eseguito i lavori per un tratto di 400 metri del viale Generale Cannada e quindi in misura inferiore rispetto alle opere previste in progetto ed appaltate dalla Regione Siciliana. Il percorso è stato inibito alla circolazione di mezzi pesanti ma tale regola nel quotidiano non sempre viene rispettata.
R. P.