Mercoledì 1 giugno 2016, è stata riaperta l’antica chiesa di San Francesco, sita in Piazza Regina Margherita, a Barrafranca (EN). I lavori di restauro erano iniziati nel settembre 2013 e già a ottobre, durante i lavori di consolidamento del pavimento, furono scoperti diversi ambienti ipogei, colatoi con annessa cappelletta, un’enorme grotta proprio sotto l’abside dell’altare maggiore, diverse sepolture, alcune sotto il livello del pavimento (tra cui una portata alla luce), risalenti all’Ottocento.
Giorno di festa e di grande attesa per il popolo barrese, molto legato a questa chiesa. Il tutto è iniziato alle ore 19.00, quando le statue di San Francesco e di Sant’Antonio dalla chiesa Madre sono state condotte in processione alla volta della vicina chiesa di San Francesco, per ritornare alla loro sede originaria, da cui erano state spostate in vista del restauro. Accompagnati dagli Sbandieratoti e Musici Arcobaleno “Citta di Barrafranca” che hanno offerto un omaggio floreale e dalle allegre marce suonate dalla banda musicale “Città di Barrafranca” diretta dal maestro Salvatore Rizzo, il corteo ha percorso alcune vie adiacenti alla chiesa, per rientrare nella nuova chiesa restaurata. Ad attenderli una folla di persone, curiose di poter rivedere, dopo anni, la bellissima chiesa francescana, in tutto il suo splendore. A seguire la celebrazione della Santa Messa, concelebrata dal clero barrese e animata dalla Corale Interparrocchiale Maria SS. della Stella. Alla concelebrazione doveva essere presente Sua Eccellenza mons. Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina (EN), che è riuscito ad arrivare a fine celebrazione, per portare il suo augurio alla città di Barrafranca.
Il restauro, durato quasi tre anni, ha cercato di mantenere la struttura originaria della chiesa. All’interno si è mantenuto il candore degli stucchi, che ne ornano le pareti e la volta, i colori originari degli affreschi, quell’azzurrino e quel rosa tenue, che ne caratterizzavano la volta. La bellissima dossale lignea, a forma piramidale tipica degli altari francescani, posta nella nicchia centrale dell’altare maggiore, è stata ripulita e riportata all’antico splendore. Ripuliti gli altari e restaurate le antiche tele. Completamente nuovo il pavimento della navata, anche perché fu rimosso dopo il consolidamento. E’ rimasto intatto il pavimento del presbiterio. Mancano ancora alcune tele. Novità la possibilità di poter ammirare, attraverso una breve vetrata, la grande grotta posto sotto l’altare e la scalinata, posta all’entrata della chiesa, che conduce alla cripta sotterranea. Per quanto riguarda la visione del prospetto esterno, il colore chiaro della facciata mette in risalto gli elementi in pietra intagliata, che sono stati ripuliti, come pure i portali, tutti risalenti al 1923, realizzati dai barresi Santo Scarpulla e Giuseppe Cavagrotte. Più visibile anche la scritta incisa sul frontone della chiesa, che reca la scritta: VACE FRANCISCE REPARA DOMUM MEAM QUAE LABITUR.
Da indiscrezioni abbiamo saputo che la chiesa dovrebbe essere operativa la più presto. Ci auguriamo che lo sia al più presto!
Rita Bevilacqua