Barrafranca. Sono due comunità quella locale e quella di Butera che si sono unite in preghiera, dopo il crollo del solaio, nel salone della chiesa Maria Santissima della Stella. I feriti, dopo il cedimento, erano stati trasferiti all’ospedale «Umberto I» di Enna. Il momento di gioia per la festa dell’insediamento del nuovo parroco Giuliana, si è trasformato in un momento di paura, che grazie alle dimissione dei feriti dopo qualche ora dall’ospedale ha riportato sollievo nelle due comunità coinvolte.
Il cedimento del solaio sarebbe stato causato da una infiltrazione d’acqua dal tetto ma questo è solo un’ipotesi anche se le verifiche verranno fatte successiva- mente anche perché i vigili del fuoco hanno fatto interdire l’area di accesso. Intanto sarebbe competenza anche della diocesi tramite l’ufficio per l’edilizia di culto provvedere a dare una spiegazione all’accaduto oppure se è stata una pura fatalità. Dopo la concelebrazione con il vescovo Gisana (era presenti anche il sindaco barrese Salvatore Lupo e il sindaco di Butera, Luigi Casisi) tutti i fedeli si erano trasferiti nel salone adiacente la canonica, dove erano presenti le pietanze, ma dopo mezz’ora circa si è registrato l’imprevedibile:
in una zona del salone si stacca un pezzo del solaio che cade addosso le persone e lo shock dei presenti si tramuta in una scena di panico perché sotto le macerie c’è qualche persona colpita dalle macerie alla testa e perde anche sangue. Ore concitate che qualcuno spiega in questo modo.
«Dopo alcuni secondi dal crollo – afferma un testimone, Giuseppe Capeto
tutti eravamo quasi immobili perché increduli di quello che era accaduto. Persone per
terra e grida causate dal panico. Meno male che c’è stata una signora con i capelli mossi che si è subito prodigata a far sgomberare il salone».
Quella signora l’abbiamo raggiunta ed è il comandante dei vigili urbani, Maria Costa, che assieme al marito e ai suoi agenti in servizio (erano presenti anche vigili urbani non in servizio) hanno fatto uscire i fedeli per le due via di fuga possibili (una nella via Madonna e l’altra nel giardino della canonica) e concentrarsi poi sui feriti.
«Ho visto la gravita della situazione – afferma il comandante dei vigili urbani, Maria Costa – e non ho esitato ad alzare la voce e invitare tutti a dirigersi verso l’uscita. Attimi che ci hanno permesso di evitare un certo panico tra i presenti». Nel salone anche il vescovo Rosario Gisana e don Lino Giuliana avevano ringraziato gli intervenuti e pochi minuti prima del crollo, il neoparroco Giuliana era stato invitato a recarsi peri! taglio della torta a percorrere un centinaio di metri altra struttura vicina dove stanno le suore. «Avevamo invitato don Lino Giuliana a lasciare il salone – afferma un fedele, Salvatore Farchica – per il taglio della torta ma nel tragitto, come è solito fare un prete che ama i suoi fedeli si sofferma a condividere la sua gioia con alcuni della comunità ed è proprio in quel momento che si è verificato il crollo. Per fortuna c’era poca gente». Anche don Lino Giuliana, ha riportato un infortunio ad un occhio per una scheggia dopo l’impatto dell’intonaco e dei mattoni con un tavolo e le persone che erano vicine. Poi, però, per quando riguarda l’emergenza di panico c’è ne stato. Arrivata l’arnbulanza del 118 (non medicalizzata) dalla postazione non sono mancate le grida di alcuni parenti dei feriti perché, nonostante l’emergenza, non vedevano partire l’ambulanza. Sarebbe arrivata invece da Pietraperzia o Ca!tanissetta, dopo la partenza della prima ambulanza (con medico a bordo), che però non ha riscontrato nessun ferito. Questo perché o erano già partiti chi con l’ambulanza e chi, forse per mancanza di assistenza, anche con l’auto. Due persone, uno di Barrafranca e uno di Butera hanno dovuto subì-
re suture in testa mentre le altre quattro persone se la sarebbero cavata e,così come i primi due, sono stati dimessi dopo gli accertamenti avuti in ospedale. Domenica anche don Lino Giuliana ha celebrato la messa delle ore 18 rassicurando tutti che i feriti sono a casa e il vescovo Gisana si è
sia a Butera che a Barrafranca per mostrare la vicinanza della comunità diocesana. Il vescovo Gisana ha annunciato che tornerà a Barrafranca proprio nella chiesa Maria Santissima della Stella per celebrare una messa di ringraziamento a Maria Ausiliatrice per sfiorata tragedia. La statua durante il crollo era posta in un angolo del salone dove si è verificato il crollo.
RENATO PINNISI
L’ASSOCIAZIONE LUCIANO LAMA HA CONCLUSO IL PROGETTO “UN ORTO NEL DESERTO”
Dare la possibilità di poter praticare l’agricoltura in