Grande partecipazione ai festeggiamenti in onore di Maria SS. della Visitazione, patrona di Enna, che si sono svolti sabato 02 luglio 2016. La festa richiama ogni anno fedeli e curiosi anche dai paesi limitrofi. La mattina del 2 luglio, la città è svegliata dai tradizionali 101 colpi a cannone. Dopo la santa Messa di mezzogiorno, la Confraternita di Maria SS: della Visitazione prepara la vara denominata “Nave D’Oro” con il simulacro, pronta per essere portata in processione il pomeriggio. Nel corso delle celebrazioni, il fercolo è portato a spalla da oltre cento uomini scalzi, noti come gli ignudi, dal Duomo, che si trova nella parte orientale della città, fino alla “Chiesa di Montesalvo”, a ovest. La Vergine Maria è preceduta dai simulacri, portati a spalla e a piedi nudi, di san Michele Arcangelo, che simbolicamente protegge Maria da Lucifero e di san Giuseppe, che simbolicamente custodisce la Santa Famiglia di Nazareth. Subito dopo seguono tutte le insegne delle Confraternite. Particolare la croce che, per l’occasione, è portata in processione dalla Confraternita dello Spirito Santo: si tratta di una particolare croce, dove sul Cristo morto veglia Dio Padre. La statua di Dio Padre invece di avere l’aureola, ha un “triangolo”, simboleggiante la Santissima Trinità. Questo simbolo è precristiano e sta ad indicare la divinità, l’armonia, la perfezione. Partecipa alla processione il Sindaco di Enna, le autorità civili e religiose e da qualche anno anche Sua Eccellenza Mons. Rosario Gisana, vescovo della Diocesi di Piazza Armerina.
La processione percorre strade e stradine del centro storico, facendo tappa in numerose piazze, dove sono esplosi, a salve, colpi di cannone, le cosiddette “sarbiate”. Il tutto termina in Piazza Europa, nella chiesa di Montesalvo, dove escono le statue di san Zaccaria e di sant’Elisabetta, che vanno incontro alla Madonna, riproponendo simbolicamente la scena della Visitazione. Subito dopo, il simulacro di Maria SS. della Visitazione, assieme a quello di san Zaccaria e di sant’Elisabetta, rientra in chiesa, dove rimarrà per due settimane, per poi far ritorno al Duomo. Al termine di tutto, i partecipanti assistono allo sparo di particolari giochi pirotecnici.
Rita Bevilacqua