“Le poste devono tutelare il diritto del cittadino che deve ricevere le proprie comunicazioni. Non è possibile che in due paesi, Barrafranca e Pietraperzia, si è costretti a ricevere bollette di luce, gas e telefono oltre al termine di scadenza. Siamo di fronte ad una truffa vera e buona nei confronti di chi paga un servizio di spedizione e di chi deve ricevere tale servizio”. Queste le parole di sdegno da parte del presidente del Comitato dei precari ennesi, Giuseppe Regalbuto, per la consegna della corrispondenza di Poste Italiane, riservata ai comuni ennesi e principalmente a Barrafranca e Pietraperzia (con le tante contrade e residenze in campagna senza numero civico). Tra la popolazione barrese e pietrina c’è una popolazione di 21mila utenti e solo almeno 4 portalettere devono gestire un servizio che è imploso da tempo. Una riduzione, poco comprensibile ma che va a discapito degli utenti che non ricevono corrispondenza da settimane con problemi reali e in alcuni casi con scadenze di rate o altre tipi di bollettini. “ Da elogiare i pochi portalettere – continua Regalbuto – presenti in questi due comuni che devono svolgere un lavoro pesantissimo ma condanno fortemente Poste Italiane per questo grave disservizio”. Il presidente del comitato dei precari, Giuseppe Regalbuto invierà una nota di diffida per la sede provinciale di Enna mentre invierà una comunicazione alla Prefettura, al garante delle comunicazioni, e al Ministero dell’ Economia. “ Se entro pochi giorni – avvisa Regalbuto – il servizio non sarà attivato a pieno regime si procederà con una denuncia per truffa presso gli organi competenti”. In precedenza abbiamo cercato di trovare spiegazione contattando il numero dell’ ufficio preposto (0935534238) di Poste Italiane ad Enna ma non ha risposto nessuno. Speriamo che qualcuno sia più fortunato di noi.