Intitolare la sede dell’ufficio del giudice di Pace al magistrato Rosario Livatino. A riferirlo è l’assessore comunale Vincenzo Pace secondo una delibera di giunta la quale da risalto al programma politico – amministrativo che vuole portare avanti il sindaco Fabio Accardi. La struttura di viale Signore Ritrovato è di proprietà del Ministero della Giustizia, per cui per l’intitolazione si deve provvedere ad opporre una targa marmorea commemorativa. “ Nel programma politico amministrativo – afferma il primo cittadino Fabio Accardi – un ruolo centrale è rivestito anche dall’assunzione del rigoroso rispetto della legalità e dal riconoscimento del valore del sacrificio di chi della stessa si è reso strenuo difensore come il giudice Livatino
fino al sacrificio della vita”. Il giudice Rosario Livatino fu barbaramente trucidato dalla mafia lungo la superstrada scorrimento veloce Agrigento- Caltanissetta il 21 settembre del 1990. “ E’ intendimento celebrare la figura del giudice Rosario Livatino – rimarca l’assessore comunale alla Famiglia e all’Inclusione Sociale, Vincenzo Pace – intitolandogli l’edificio sede dell’ufficio del Giudice di Pace di viale Signore Ritrovato in adesione al programma di celebrazioni di figure emblematiche per il perseguimento del rispetto della legalità; Livatino è un esempio per i giovani tanto che ha tenacemente perseguito l’obiettivo del raggiungimento dell’educazione alla legalità pagando con il sacrificio della vita”. Livatino, non fu solo un valoroso magistrato, dall’alto sentire civile, ma anche una figura di spirito profondamente e cristianamente religioso fino al punto che è stata aperta nei suoi confronti una causa di beatificazione da parte della chiesa Cattolica. La delibera approvata dall’amministrazione Accardi diverrà esecutiva a seguito della prevista autorizzazione da parte del ministero della Giustizia e della prefettura di Enna. Per l’intitolazione della struttura saranno ivitati oltre ai rappresentanti delle istituzioni l’ associazione “Amici del giudice Rosario Livatino” di Canicattì, il Presidente della Corte di Appello di Caltanissetta, il procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Caltanissetta, il presidente del tribunale di Enna e il procuratore della Repubblica del tribunale di Enna.