Manca una programmazione di lungo periodo per la campagna del 2016 tanto che il Consorzio di Bonifica può garantire la campagna irrigua alle aziende agricole solo nei giorni del mese di settembre e la prima decade di ottobre. Questo quanto è emerso nell’incontro urgente sulle problematiche connesse al settore agricolo e alla campagna irrigua 2016 tra l’assessore comunale all’Agricoltura, Giovanni Nicolosi, il rappresentante del consorzio di Bonifica, Giuseppe Incardona, i consiglieri comunali, Danila Flammà e Stella Strazzanti, Alessandro Costa dell’ Unione coltivatori Italiani (Uci) di Enna e Filippo Nicolosi delegato comunale della Coldiretti. Presenti anche gli agricoltori barresi Giovanni Blasco e Salvatore Bonaffini.
Il consumo a settimana di acqua per uso irriguo dalla diga Olivo è intorno ai 160 mila metri cubi di acqua compreso il recupero di 30mila metri cubi dalle perdite per cui il Consorzio sarebbe in grado di assicurare la campagna irrigua per questo mese e nei primi giorni di ottobre. “ Problemi che dovranno essere risolti anche con le piogge dei prossimi mesi – afferma l’assessore Nicolosi- perché il settore agricolo è il volano della nostra economia. Apprendiamo anche la disponibilità del consorzio per progetti che porterà avanti il comune”. La maggior parte delle coltivazioni in questo periodo è rappresentata da carciofi e finocchi ma nel caso in cui un’azienda procedesse alla coltivazione di broccoletti e cipolle avrebbe bisogno di molta acqua, cosa che in questo momento scoraggerebbe parte di agricoltori perché iniziando a produrre durante il corso potrebbe perdere tutto il raccolto. Tanti i problemi che la diga Olivo presenta e dove il consorzio di Bonifica 6 di Enna è chiamato a gestire la distribuzione dell’acqua. Dalle perdite di acqua che vengono rilevate dal consorzio in tempo reale con il telecontrollo e riparate nel giro di poche ore, salvo casi eccezionali all’ attività di aver effettuato numerosi controlli che ha individuato “abusivi”, i quali essendo stati sanzionati, sono stati invitati a stipulare il contratto. Attualmente l’acqua viene prelevata dall’alto tramite un sistema galleggiante mentre dalla diga l’acqua sarebbe torbida e ciò comporterebbe l’ otturazione delle manichette per irrigare anche se sono stati già fatti tre interventi parziali di pulizia della diga, senza però ottenere grandi risultati. Intanto sarebbero state effettuate delle perizie per la manutenzione di impianti (circa 150 mila euro) che dovrebbero essere finanziate dall’assessorato regionale all’Agricoltura.